Come cristiano cosa posso fare per ascoltare senza pregiudizi le persone LGBT+?
Testo tratto dalla Veglia di preghiera contro l’omotransfobia “Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato” (Matteo 10,40) tenuta nella Chiesa cattolica di Santa Sofia di Padova, organizzata il gruppo Il Mandorlo, il gruppo Emmanuele e il gruppo genitori cristiani con figli LGBT+, il 19 maggio 2023
Fratelli e sorelle, cosa vi ha portato presso questo luogo questa sera?
ASSEMBLEA: Siamo venuti qui per pregare insieme per il superamento dell’omobitransfobia e per ricordare levittime di ogni forma di discriminazione, nella certezza che “Chi accoglie voi accoglie me e chi accoglie me, accoglie colui che mi hamandato…” (Mt 10,40)
Bentornati e benvenuti, cari fratelli e sorelle, in questa veglia! “Bentornati” perché già da qualche anno le città di Mestre, Vicenza e Padova si ritrovano per questa commemorazione, “benvenuti” perché per la prima volta anche la città di Treviso aderisce a questainiziativa.
Quest’anno è molto particolare, perché, a differenza degli anni scorsi, tutte e 4 le città stanno facendo in questo preciso momento questa veglia, con l’obiettivo di trasmettere con più forza e intensità
questo messaggio d’amore verso una minoranza rimasta ferita negli anni e che tuttora sta soffrendo. In questa serata vogliamo ricordare tutte le vittime di omobitransfobia, in concomitanza con la Giornata internazionale contro l’omobitransfobia, il 17 maggio.
E’ stata scelta questa data perché 33 anni fa l’Organizzazione Mondiale della Sanità cancellò definitivamente l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali. “Definitivamente” perché già dal 1973 l’America fece questo passo, ma bisognò aspettare 17 anni affinché l’OMS prendesse questa decisione a livello mondiale. E sebbene siano passati 33 anni da quella data storica, ancora oggi nel mondo moltepersone della comunità LGBTQIA+ (lesbiche, gay, bisessuali, trans…) vengono discriminate per il loro orientamento sessuale e/o identità di genere. In alcuni stati, purtroppo,vige ancora la pena di morte oppure l’omosessualità è illegale.
A darci uno spunto di riflessione ci sarà questo versetto tratto dal Vangelo di Matteo: “Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato” (Matteo 10,40). Parole così semplici, ma allo stesso tempo complesse. Semplici da ascoltare, complesse da applicare.
Sì, perché spesso noi cristiani abbiamo la tendenza a credere di avere la verità in mano su tutto e che chi abbia una vita diversa dalla nostra sia qualcuno da escludere. E pensiamo che questa sensazione di esclusione dentro l’ambiente della Chiesa molte persone facenti parte della comunità LGBTQIA+ l’abbiano provata.
In questa veglia vogliamo dare voce alle storie di alcune persone che hanno vissuto l’omobitransfobia. Che questa serata sia veramente per tutti noi, cristiani e non, un’occasione per fare un’accoglienza attiva (“voglio che tu sia parte integrante dellacomunità cristiana”) e non passiva (“ti accolgo e ti tollero, ma lasciami stare”).
Proviamo durante i momenti di silenzio che seguiranno dopo ogni testimonianza a rispondere dentro di noi a queste domande:
- Come mi sono posto finora nell’accoglienza delle persone della comunità LGBTQIA+?
- Che cos’è che mi blocca nel tendere la mano a persone che vivono le relazioni affettive in maniera diversa dalla mia?
- Posso migliorarmi in futuro nell’accoglienza e prodigarmi all’ascolto senza pregiudizi?
> Testo della Veglia di preghiera contro l’omotransfobia “Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato” (Matteo 10,40) tenuta nella Chiesa cattolica di Santa Sofia di Padova, organizzata dal gruppo Il Mandorlo, il gruppo Emmanuele e il gruppo genitori cristiani con figli LGBT+, il 19 maggio 2023 (File PDF)