Il governo del Quebec interroga gli internauti sull’omofobia
Articolo di Antoine Patinet tratto dal sito Têtu (Francia), del 4 marzo 2013, liberamente tradotto da Domenico Afiero
Il governo del Quebec (Canada) interroga gli internauti sull’omofobia e sulla transfobia. La sua nuova campagna di sensibilizzazione, mandata in rete oggi, chiede agli internauti :«Siete davvero aperti mentalmente?»
Attraverso i filmati di presentazione di varie persone LGBT, i visitatori devono rispondere a parecchie domande che saranno poste loro: «assolutamente no», «un po’» oppure «molto».
Viene presentato, per esempio, un bambino al quale piace disegnare: «Questo bambino ha due mamme. Vi dà fastidio?» Stessa domanda per Josée, transessuale, che potrebbe essere un vostro insegnante o un vostro collega di lavoro, così come per una coppia di gay fermi alla fermata dell’autobus. In quest’ultima situazione la domanda è : «E se uno dei due fosse vostro fratello?»
Questa campagna antiomofoba in rete, accompagnata da un lessico completo e di una «disintossicazione» dai pregiudizi radicati, fa parte di un progetto di lotta all’omofobia lanciato dal Ministero della Giustizia quebecchese.
Due spot pubblicitari, in lingua francese, saranno ugualmente diffusi su reti televisive e uno spot radiofonico, in lingua inglese, completerà la campagna di sensibilizzazione. Questa campagna antiomofoba è visibile sul sito del ministero del Quebec al link: http://www.justice.gouv.qc.ca/francais/ministere/dossiers/homophobie/homophobie.htm .
In Francia, se il Ministero dell’Istruzione ha già previsto una nuova campagna contro le molestie omofobe, il progetto contro l’omofobia di Najat Vallaud-Belkacem (Ministro delle Donne) stenta a essere messo in atto.
Testo originale: Le Québec interroge: «Êtes-vous vraiment ouverts?»