È tempo di costruire un futuro nella chiesa per i giovani cattolici LGBT
Estratto da un articolo di Paul Fahey pubblicato sul sito cattolico “Where Peter Is” (Stati Uniti) il 13 luglio 2023, tradotto con Chat GPT, revisione di Innocenzo
Non c’è dubbio che il modo in cui parliamo delle persone e dei temi LGBT nella chiesa cattolica abbia bisogno di miglioramenti significativi.
Nel peggiore dei casi, quando i pastori e i catechisti parlano di omosessualità in ambito cattolico, presentano le persone LGBT o come nemici o parlano di loro con pietà.
Ma anche molte delle migliori omelie e catechesi, offerte con compassione e con le migliori intenzioni presentano le persone LGBT o come una realtà di missione o come persone che sono al di fuori della Chiesa.
Per questo non sorprende che molti giovani cattolici LGBT sentano di non appartenere davvero alla Chiesa o, peggio, vivono la Chiesa come un luogo che può fargli solo male.
In un recente articolo di America (il settimanale cattolico statunitense dei gesuiti), Eve Tushnet ha scritto: “Per la maggior parte delle persone, la partecipazione religiosa protegge dal suicidio. Ma per molti giovani LGBT, gli studi non hanno dimostrato alcun effetto protettiva dalla partecipazione religiosa e, in uno studio sugli studenti universitari, si è visto addirittura un più alto tasso di suicidio tra i giovani LGBT più praticanti“
In risposta a questa scoperta, Eve ha contribuito ad avviare un progetto chiamato Building Catholic Futures, un progetto pastorale in cui le persone queer che seguono l’insegnamento della Chiesa vogliono operare per nutrire la fede e la speranza della prossima generazione.
Eve ha spiegato come questa iniziativa ha preso il via dopo che una sua amica le aveva chiesto: “E se potessimo raggiungere i giovani (LGBT) prima che la loro fede venga danneggiata? E se un giovane, nel momento in cui inizia a farsi delle domande sul suo orientamento sessuale, sapesse che c’è posto per le persone omosessuali nella Chiesa cattolica?”
Questo progetto sta lavorando alla creazione di risorse per pastori, catechisti, insegnanti e genitori che siano fedeli all’insegnamento morale della Chiesa e trasmettano agli studenti LGBT seduti nelle nostre aule o tra i banchi delle nostre chiese il messaggio che sono:
- infinitamente amati da Dio e destinato a partecipare al suo progetto;
- che hanno ricevuto una missione personale nella Chiesa e nel mondo e che questa missione include una vita vissuta nell’amore e nel servizio verso gli altri.
Alcuni dei modi in cui realizzerà questo obiettivo è facendo conoscere storie di cattolici omosessuali che hanno vissuto vite di amore e santità ed anche sviluppando una formazione per cattolici gay o lesbiche affinché siano in grado di agire come testimoni nelle loro chiese locali.
L’obiettivo del progetto è farsi che i giovani LGBT siano veramente visti, accompagnati e incoraggiati nel momento in cui fanno esperienza nella loro comunità cristiana, mostrandogli che c’è posto per loro nella Chiesa. (…)
*Paul Fahey vive in Michigan con sua moglie e quattro figli. Negli ultimi otto anni ha lavorato come catechista professionista. Ha una laurea in Teologia e attualmente frequentando un Master in Counseling pastorale ed è co-fondatore di Where Peter Is e co-conduttore del podcast Pope Francis Generation.
Testo originale: Building Catholic Futures