Per Papa Francesco la Chiesa è aperta per tutti, ma non nei ministeri
Riflessioni ricevute da Irene Agovino
Papa Francesco in un discorso di ritorno dalla GMG di Lisbona, nel quale ha ringraziato ancora i volontari accorsi e l’organizzazione, “la migliore mai vista” e aver difeso i giovani, che non rispettano la morale, rispondendo alle domande di una giornalista tedesca sull’impossibilità per donne e gay di essere sacerdoti, vista come contraddizione, ha così affermato:
“La sua domanda è semplificata e riguarda due realtà diverse, cioè donne e omosessuali. A me non piace la Chiesa come una ditta, dove bisogna fare questo, fare quello. Nella Chiesa c’è spazio per tutti, tutti, tutti e Dio chiama chiunque: vecchi, giovani, belli, brutti, morali e non morali. Ognuno va avanti, se non si “fanno fare” i sacramenti non significa che la Chiesa chiuda”.
In pratica, per il Papa il ministero presbiteriale dovrebbe essere di uomini etero. O meglio, questa sarebbe la prassi.
Eppure di preti gay nella Chiesa ve ne sono e probabilmente, in alcune zone del mondo, le meno tradizionali, ci saranno anche le donne. Con i tempi ecclesiali, si intende.