Il viaggio quaresimale nella vita delle persone transgender
Riflessioni bibliche di Megan Rohrer, David Wynn, Monica Cross e Jakob Hero tratte dal progetto Out in Season (Stati Uniti), del gennaio 2013, liberamente tradotte da Giacomo Tessaro
Il viaggio quaresimale verso il battesimo pasquale è un’antica pratica cristiana. Nei secoli molte chiese hanno dichiarato questo periodo sacro un tempo di preghiera per la formazione e la preparazione spirituale prima del rito del battesimo, da celebrarsi nel grande giorno della resurrezione e della vita nuova. Altrettanto antico è il collegamento tra il battesimo e l’esperienza transgender.
Dando uno sguardo alla vita di molti dei primi cristiani, il nostro gruppo crede che essi abbiano collegato il loro battesimo alla trasformazione di genere, oltre che alla trasformazione spirituale. Cosa succede quando uno “si riveste di Cristo” durante il battesimo (Galati 2,20; 3,27; Romani 13,14; Efesini 4,24)?
Per esempio, in uno dei primi scritti cristiani, il Vangelo di Tommaso, Gesù spiega che Maria è in grado di trovare la salvezza perché nel battesimo ella prende forma maschile – rivestita o ricoperta di Cristo. Anche se questo esempio “da femmina a maschio” riflette una prospettiva maschilista e patriarcale, ci sono anche degli esempi “da maschio a femmina” del potere di trasformazione del battesimo.
Il teologo cristiano medievale e Padre della Chiesa Anselmo continuava ad associare il battesimo con ruoli di genere trans-gressivi, ovvero i monaci maschi che cominciavano a pensare a se stessi come spose di un Cristo madre. Quei patriarchi credevano che per realizzare la loro vocazione battesimale dovessero letteralmente nutrire l’umanità con il loro seno, come una madre allatta un bimbo.
Non dovremmo dimenticare lo spazio creato per trasgredire gli stereotipi di genere. Crediamo che questo sia significativo e che completi, piuttosto che contraddire, i passi della Bibbia che vedono i confini di genere distrutti in Cristo (per esempio Galati 3,28, “non c’è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù”). Noi colleghiamo la nuova nascita in Cristo e le possibilità di trasformazione di questi giorni santi con la nuova vita scoperta attraverso l’esperienza transgender.
Il battesimo è un patto pieno di grazia con il significato di rinascita, purificazione spirituale e devozione alla vita e alla comunità cristiana. Il battesimo può essere significativo in particolare per le persone transgender in quanto ci connettiamo alla sensazione di rinascere al mondo nella nostra nuova realtà di genere. I riti del battesimo e i riti con cui si riconferma il battesimo o si impone un nuovo nome possono essere ugualmente delle esperienze di convalida.
Questo è vero per quelle persone transgender credenti che stanno completando la piena transizione chirurgica, ma anche per chi la transizione la sta compiendo nel cuore e nella mente.
Proprio come la stagione quaresimale è un tempo di peregrinazione e contemplazione, sperimentare il nonconformismo di genere ci invita ad un viaggio contemplativo, che non sempre segue un tragitto definito. Dobbiamo comprendere l’importanza di sostenere gli altri in tutti i momenti del loro cammino di fede e di genere.
Testo originale: Through Our Eyes: Seeing Lent and Easter to Pentecost