Perché è nata la Rete 3volteGenitori dei genitori cristiani con figli LGBT+?
Intervento di Corrado Contini e Michela Munarini all’incontro nazionale della Rete 3volteGenitori dei genitori cristiani con figli LGBT+ (Centro Mariapoli, 6-8 ottobre 2023)
Innanzitutto ci sentiamo di ringraziare chi ci ha preceduto, chi per lunghi decenni ha tenuto accesa la luce della speranza sul tema della accettazione e accoglienza delle persone cristiane LGBTQ+: i movimenti e i gruppi delle persone LGBTQ+ nati negli anni 70-80 e 90 a Torino, Milano, Parma, Firenze, Bologna, Palermo, Roma e in tanti altri luoghi e l’Associazione Agedo, nata nel 1993, di genitori, parenti, amiche e amici di persone LGBTQ+. Negli anni 2000 nasce sul WEB il portale Gionata.org.
La nostra rete di genitori cristiani di figl* LGBTQ+ trova il suo seme d’inizio il 5 giugno 2013 nel discorso pronunciato nella Cattedrale, dove era raccolta tutta la Diocesi di Parma, da Corrado: “Se togliete la dignità e l’onore del suo amore di persona omosessuale allora lo priverete della dignità di uomo e di figlio di Dio. Credere ci impegna a chiedere perdono come singoli e come Chiesa di Parma…. ”
Dopo queste parole altri genitori cristiani presenti in Cattedrale si unirono… cominciò un cammino di ascolto condivisione e preghiera comune e il 6 settembre 2015 nacque a Parma il gruppo Davide, primo gruppo di genitori cristiani di persone LGBTQ+ in Italia.
Il nostro intendimento fondamentale fu dare visibilità all’interno della Chiesa a questa realtà, dare nome a quell’amore che non osava pronunciare il proprio nome, perché questo significava dare dignità alla realtà dell’amore omoaffettivo (dare un nome è chiamare all’esistenza), rendere esplicito un cammino di riconoscimento e liberazione per i nostri figl* e per noi stessi all’interno della Chiesa.
Siamo usciti dall’armadio della solitudine e dell’angoscia, abbiamo vinto la violenza del silenzio e l’onta della vergogna, la depressione dei sensi di colpa, per iniziare un cammino che definiamo di “Esodo” cioè un cammino in terra straniera, su un sentiero sconosciuto ma fatto di relazioni nuove. Relazioni tra noi, con i nostr* figl* e coi pastori, un cammino di relazioni nuove con Dio. “Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno Spirito nuovo”. In questo cammino trovavamo risposta alla domanda di fede che bruciava nei nostri cuori: “Cosa vuoi da noi Signore in questa realtà inaspettata, sconvolgente, che ci chiami a vivere?”
Allontanati dalla pastorale nella nostra Diocesi, abbiamo iniziato a girare l’Italia e ad incontrare altri genitori che via via crescevano in questo cammino di consapevolezza, altre persone LGBTQ+ e pastori in un cammino comune.
Nel 2018 nasce grazie ad un lascito testamentario di un sacerdote, don David Esposito, la Associazione La Tenda di Gionata che da allora opera in spirito di servizio (“diaconia”) per favorire “l’accoglienza, la formazione e l’informazione dei cristiani LGBTQ+, dei loro familiari e degli operatori pastorali, nonché il dialogo su questi temi con le diverse realtà cristiane e sociali”.
Nel 2020 i gruppi di genitori cristiani nati in diverse realtà italiane sentono il bisogno di convergere, di confrontarsi, di dialogare insieme tra loro: nasce un Comitato Promotore che il 20 ottobre 2020 fa uscire il Documento Preparatorio, propedeutico alla nascita di una Rete nazionale di genitori cristiani che raccolga tutti i gruppi esistenti.
Questa Rete nasce ufficialmente con una Assemblea costituente mediante una video-conferenza on line il 3 febbraio 2021 dandosi come nome Rete 3VolteGenitori. Allora i gruppi erano 10 ora sono 13 e raccolgono 230 genitori in tutta Italia: voi vedete rappresentato sempre nel libretto le varie sedi, i loro Logo, i riferimenti cui accedere per ogni necessità.
Perché si è costituita la Rete, come si articola, cosa sia e che funzioni abbia il Comitato di Collegamento voi lo vedete scritto sempre nell’opuscolo.
In questi giorni andremo componendo uno splendido mosaico fatto di incontri e di scambi.
Vogliamo intanto condividere con voi alcune tessere di quel mosaico che siamo andati scoprendo in questo cammino.
· Fragili e imperfetti. Dobbiamo assumere che tutti noi genitori siamo fragili ed imperfetti, per questo abbiamo bisogno gli uni delle altre, per capire, per sostenerci, per consolarci, per coltivare la speranza.
· Sapendo di essere fragili ed imperfetti, piano piano prendiamo consapevolezza, cioè, diventiamo coscienti, che ci stiamo avvicinando ad un mistero, il mistero del cuore dell’uomo, il mistero del cuore dei nostri figli, figlie, figl* che, per quanto studiamo, approfondiamo, preghiamo, rimane e rimarrà sempre un mistero che dobbiamo accogliere come dono che ci viene fatto affinché possiamo crescere. Crescere nel rapporto tra di noi, crescere nel rapporto con altri, crescere nel rapporto con Dio, nella nostra fede.
· Il titolo del nostro incontro ci aiuta a capire in quale direzione muoverci: guardare quest* figl* con gli stessi occhi di Dio, guardare il loro cuore, andare al di là delle apparenze, avere uno sguardo altro, capace di cogliere il bene, il bello, il buono, l’arricchimento, che c’è in ogni differenza. Dio ama queste differenze, Dio ci ama nella nostra unicità che ci fa essere tutti e tutte diversi gli uni dalle altre.
· Di fronte a questo sguardo che va al cuore delle persone, abbiamo una responsabilità: aiutare e sostenere quest* figl* ad essere pienamente sé stess*, ciò che sono chiamati ad essere, portare a compimento il progetto di Dio su di loro, la loro vocazione. Questo cammino è un divenire, non è mai dato una volta per sempre ed è un divenire per loro come per noi! Ed è un cammino di responsabilità perché ci impegna a rompere il rapporto che ci lega a loro, a non infantilizzarl*, ma renderl* persone libere. Libere di amare e di essere riamate.
· Questo cammino è un cammino di liberazione che ci fa dire tuttavia che lottare per questa discriminazione senza tener presente altre discriminazioni sarebbe una cattiva lotta. Intersezionalità è la parola che abbiamo imparato dai gruppi laici che abbiamo frequentato e che Michela Murgia ci ricorda: lottare per tutte le discriminazioni.
· Così facendo siamo una profezia nella e per la Chiesa: aiutiamo la Chiesa nella ricerca di senso profondo sulla realtà delle persone LGBTQ+: attraverso la narrazione delle vite dei nostri figli, e di quanto lo Spirito stia facendo in esse, l’aiutiamo a riscoprire il volto più profondo di Dio, il volto Trinitario. Come genitori abbiamo il ruolo, il ministero per farlo: siamo chiamati alla responsabilità di vivere la nostra genitorialità. Questi sono i nostri figli.
· Come Rete dobbiamo aiutarci a riconoscere lo Spirito all’opera in tutte le vicende della nostra vita e allora l’ultima tessera che sentiamo di condividere è quella della gratitudine: per l’amore del Padre che ci precede, ci accompagna e ci segue; per quest* figl* che ci aprono alla bellezza e alla ricchezza della diversità; per tutti e tutte noi che camminando insieme formiamo la famiglia di Dio, siamo Chiesa.
Vorremmo concludere con una frase del Teologo Schillebeckx: “Alla mia età, dopo lunga e laboriosa ricerca, vorrei dire sommessamente che la bontà di Dio ha l’ultima parola nella nostra vita” (Cerco il tuo volto – EDB edizioni, 2023).
Per approfondire:
Atti dell’Incontro Nazionale della Rete 3VolteGenitori del 6-8 ottobre 2023 (File Pdf)
Atti dell’Assemblea della Rete 3VolteGenitori del 14 febbraio 2021 (File Pdf)