Mia madre era lesbica. La sua vita segreta negli anni Cinquanta
Articolo di Helen Garlick* pubblicato sul sito della rivista MIRALES (Spagna) il 16 Marzo 2021, liberamente tradotto da Anna Iaderosa
Mia madre non era una madre ‘normale’. Era una bella bionda con un sorriso smagliante. Non le si potevano togliere gli occhi di dosso quando entrava in una stanza.
Mio padre la conobbe nel 1954, quando studiava all’Università di Cambridge. Lui era l’unica persona della sua famiglia ad andare all’università.
Mia madre lavorava come segretaria nel negozio di mobili di mio nonno. Fu amore a prima vista. “Entrambi si videro e arrossirono. Questo è tutto”, così mia zia Judy descriveva il primo incontro tra i miei genitori.
Si sposarono appena papà finì i suoi studi di diritto, più o meno quando aprì il suo studio di avvocati a Doncaster, in Inghilterra. Mia madre, che era incinta di me, batteva a macchina delle lettere per clienti finti, in preparazione di quelli veri che sarebbero apparsi più avanti. Mio fratello David nacque due anni dopo.
Papà diventò un avvocato di successo. Fu presidente dell’Unione delle Società di Avvocati dello Yorkshire per più di quarant’anni. Coi frutti del suo duro lavoro, comprò la Slade Hooton Hall, una villa costruita nel 1689 durante il regno di re Guglielmo III e della regina Maria II. Fu la casa principale della nostra famiglia, ma avevamo anche una casa delle vacanze in Cornovaglia e un appartamento a Londra.
Sembravamo la famiglia perfetta. Tuttavia, le tensioni sobbollivano e i silenzi nascondevano quello che succedeva in realtà. Alla mamma piaceva farsi tagliare i capelli dalla parrucchiera. Ogni volta che lo faceva, mio padre non le parlava per quattro giorni. Era una regola che tutti capivamo, anche se nessuno ne parlava.
La mamma e il papà si toccavano raramente, a meno che non ci fosse una macchina fotografica. Sorridevano per le foto e, di tanto in tanto, il papà metteva il braccio sulla spalla della mamma. Però non ricordo che si abbracciassero o baciassero.
Erano liberali e colti. Facevano grandi feste con vino spagnolo. Assistevano vari amici apertamente omosessuali, uomini e donne. Inclusa Gwen, un’amica di mia madre da moltissimo tempo. Non ci pensai mai. Eravamo culturalmente progressisti (era normale che parlassimo di libri innovativi come L’Eunuco Femmina di Germaine Greer), sebbene non parlassimo mai di sentimenti
C’erano tensioni anche tra mio padre e mio fratello. Erano molto diversi. A mio fratello interessavano di più le moto e l’ingegneria. Così, spesso c’erano discussioni tra di loro, mentre io cercavo di mantenere la pace. Alla fine, seguii i passi di mio padre e studiai per diventare avvocata
Quando andai negli Stati Uniti, nel 1981, per delle lunghe vacanze dopo i miei esami, mio fratello morì tragicamente per suicidio, una cosa che mio padre non riuscì mai ad accettare. Papà diceva che era stato un incidente, ma poi scoprii quello che era successo davvero. Mi promisi che un giorno, quando i miei genitori fossero morti, avrei documentato la verità sulla morte di mio fratello.
NON CAPISCO PERCHÉ SONO DIVERSA
La mamma e il papà erano diventati una coppia molto unita, ma adesso erano legati dalla tristezza. Un giorno mi chiesi a voce alta se ci fosse stato qualche problema tra i miei genitori. Mia madre rispose con fermezza: “Tuo padre non è di quelli che divorziano”.
Era sincera. I miei genitori rimasero sposati per quasi 59 anni, fino alla morte di mio padre nel luglio del 2014. Tre anni dopo, il 21 dicembre 2017, mia madre morì inaspettatamente, solo otto giorni dopo essersi trasferita in una casa di cura.
Tra i suoi effetti personali trovai una busta con la sua scrittura. Aveva scritto “Non capisco perché sono diversa. Non è un tema di cui si possa parlare. È il 2017 e siamo in una piccola città, ma nessuno ne parla. Mi chiedo come facciano le altre lesbiche”.
Lesbiche? Di cosa stava parlando la mamma? I miei sentimenti oscillarono tra la negazione, lo stupore e il divertimento. Nel suo biglietto, scritto a mano, la mamma nominava le donne con le quali aveva avuto delle relazioni, inclusa Gwen, che aveva partecipato a quelle feste quando ero piccola.
Dopo aver parlato coi miei figli, che pensavano fosse molto bello avere una nonna gay, e mia zia, che neppure sapeva nulla, scrissi a Gwen per posta elettronica e le chiesi se avrei potuto parlarle. Mi rispose che aveva aspettato tutta la vita che la contattassi e che sarebbe stata felice di rispondere a qualunque domanda.
Quanto segui fu il più straordinario viaggio di rivelazioni. La mamma e Gwen ebbero una relazione che durò per più di quattro anni, all’inizio degli anni Cinquanta e si trasferirono perfino a Londra per affittare un appartamento dietro Harrods, a Knightsbridge.
Mia nonna – la madre di mia madre – andò a Londra affinché mia madre “smettesse le sue porcherie”, così mia madre tornò nello Yorkshire per sposarsi.
Mia madre fece quello che le chiedevano e poco dopo conobbe mio padre. Gwen mi raccontò che lei e mia madre non avevano continuato la loro relazione sessuale una volta che mia madre si sposò, ma mi disse che la mamma aveva avuto altre relazioni.
Gwen non sapeva se mio padre avesse indizi di queste relazioni extraconiugali, ma lo sospettava.
Spesso mi sono chiesta se mia madre avesse avuto intenzione di dirmi la verità sulla sua sessualità prima di morire. Magari avesse avuto qualche giorno in più e avesse usato quel tempo per dirmelo. Però mia madre era sempre stata una persona riservata.
Sono in pace con quello che è successo. Ho deciso di scrivere del segreto di mia madre e della storia di mio fratello. Scrivere un libro mi ha aiutata a vedere il mio passato in maniera più oggettiva.
Magari mia madre avesse visto come i miei figli, io e mia zia conosciamo la sua verità: con il cuore aperto e con approvazione. Avrebbe potuto sentirsi amata e accettata per quello che era veramente.
Forse può vederlo da ovunque si trovi adesso. Se potessi parlarle adesso, le direi: ti amo, mamma!
* Helen Garlick è autrice del libro “No Place to Lie: Secrets Unlocked, a Promise Kept” (Non c’è posto dove mentire), Whitefox Publishing, 2021, 229 pagine
Testo originale: Mi madre era lesbiana y lo ocultó. Esta era su vida secreta en los años 50″