Doppio bacio gay su Time
Articolo del 29 marzo 2013 di Orlando Sacchelli pubblicato su Monticello
In attesa che la Corte Suprema (ndr americana) decida, a giugno, se abolire o meno, e in che misura, il Defense of Marriage Act, la legge federale che definisce il matrimonio come unione tra un uomo e donna, negli Stati Uniti impazza il dibattito. Time va all’attacco sparando un titolone forte: “Le nozze gay hanno già vinto”.
L’ultimo numero della rivista esce in edicola con due diverse immagini di copertina: in una un bacio tra due uomini, nell’altra il bacio tra due donne. Due foto (in bianco e nero) che ritraggono due coppie vere: nella prima Sarah Kate e Kristen Ellis Henderson, sposate da due anni. Nell’altra compaiono i volti di due ragazzi vicini alle nozze, Russell Hart ed Eric Labonté.
Nella redazione di Time – come rivela il quotidiano canadese Globe and Mail – si è scatenato un acceso dibattito sull’opportunità della pubblicazione delle foto: c’era chi sosteneva che fossero troppo “sensazionalistiche” e chi invece le difendeva dicendo che rappresentano in pieno “l’idea del matrimonio”.
La tesi di Time, sintetizzata nel sottotitolo della copertina, è questa: “La Corte Suprema non ha ancora preso una decisione, ma l’America sì”. Poi in un lungo articolo si sottolinea come oramai i tempi stiano cambiando e come non sia lontano il giorno in cui le coppie gay potranno sposarsi ovunque in America. “Secondo un’analisi bipartisan – si legge – i sondaggi dello scorso novembre hanno mostrato come l’83% degli americani ritiene che tra cinque o dieci anni le unioni gay saranno legali in tutto il Paese”. Inoltre, secondo un’indagine recente del Pew Research Center, un americano su sette ha dichiarato che le proprie iniziali resistenze contro i matrimoni gay sono del tutto cadute.
Ma che aria tira alla Corte Suprema? Le parole di uno dei nove giudici della Corte, il conservatore Anthony Kennedy, sembrano dare speranza ai sostenitori delle nozze gay. Come scrive il New York Times insiste sul fatto che dovrebbero essere i singoli Stati a decidere sui matrimoni, mentre il governo federale dovrebbe
limitarsi a rispettare “lo storico impegno del matrimonio”. Kennedy, sostiene il NYT, potrebbe quindi votare insieme agli altri quattro giudici liberali, per abolire il divieto imposto da Washington di estendere alle coppie gay le agevolazioni fiscali previste per quelle eterosessuali. Andrà a finire davvero così? Tra poco lo sapremo. Intanto i Repubblicani si stanno riposizionando su posizioni più liberal in materia di diritti civili. Anche questo, a ben vedere, è un segno del cambiamento dei tempi.
Negli Usa “il matrimonio omosessuale è ormai una cosa inevitabile”, dice Rush Limbaugh, noto commentatore conservatore della radio. Nel corso di una trasmissione ha osservato che la questione è una battaglia persa per chi si oppone alle unioni tra persone dello stesso sesso. “Non mi importa – ha sottolineato – cosa decide la Corte Suprema, il matrimonio gay è inevitabile ed è inevitabile perché i repubblicani hanno perso il linguaggio sulla questione”. Una sconfitta che, prima che politica, dunque, è culturale. “Per quanto mi riguarda – continua – abbiamo perso dal momento che abbiamo iniziato a parlare di matrimonio gay, matrimonio tradizionale, matrimonio tra sessi opposti e dello stesso sesso”.