Sguardi che rigenerano. Dalla veglia di Torino
Testimonianza di Fabiana e Monica del gruppo Il Pozzo di Sicar di Torino sulla Veglia di preghiera per il superamento dell’omofobia (Torino, 13 Maggio 2024)
Io sente,
Io vede,
Io ascolta,
Io cerca,
Io chiede,
Io dubita,
Io abbraccia,
Io veglia,
Io cammina.
Io cammina insieme, con tanti e unici io, ciascuno con il proprio sguardo.
Lo sguardo, il protagonista della Veglia per il superamento della omotransfobia che si è svolta il 13 maggio, nella chiesa del Corpus Domini di Torino.
Tanti Io, hanno vegliato l’uno il dolore dell’altro, l’uno la speranza dell’altro, in una Via Lucis che ha portato ciascuno a intravedere, come ciechi sotto la pioggia, un altro domani possibile perché tra quei tanti io il vero legame é stata la preghiera, la preghiera di cuori coraggiosi, di cuori capaci di vicinanza.
Si sente spesso utilizzare parole come accoglienza, solidarietà, tolleranza, ecco io nel riascoltare le parole, i gesti, la musica che hanno vestito questa serata di preghiera sento che a scorrere tra i tanti Io é stata la vicinanza in tutta la sua autenticità.
Hai cuori e alle anime presenti alla preghiera di questa sera in un antica chiesa di Torino non interessano le appartenenze, ma le vicinanze.
Credo che la vera svolta per il superamento dell’omotransfobia sia chiedere a Dio la capacità di vicinanza, senza etichette, senza titoli, senza definizioni perché tutto ciò nasce da un giudizio e allontana, mantiene le distanze.
Questa sera, al di là di chi ha organizzato, al di là della ricerca di ogni perfezione umana possibile si è silenziosamente incontrata una comunità di Io vicini, che ha generato vicinanza, avvolgendo il dolore di ciascuno in un abbraccio: “…quando due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro” e questa sera Dio é stato in mezzo a Noi accompagnandoci con il ritmo della pioggia per affinare il nostro sguardo.
Sguardo che riconosce
Sguardo che accompagna
Sguardo che rigenera
Sguardo che benedice
Sguardo che abbraccio il cuore di ogni Io, sospendendo la sua quotidiana solitudine, poiché con Dio accanto nessun Io é davvero solo.
> Maggio 2024. Le città dove si veglierà per il superamento dell’omotransbifobia