Quando “Arriva l’oritteropo” nascondere l’amore gay causa solo tragicomici disastri
Dialogo di Katya Parente con la scrittrice Jessica Anthony
Il titolo è intrigante – che cos’è un oritteropo (per fortuna c’è Wikipedia)? La trama è surreale (un giovane deputato repubblicano, un’imminente elezione da vincere e una relazione omosessuale che è deciso a nascondere); le critiche molto buone. Tutto questo, e molto altro è “Arriva l’oritteropo”, il nuovo romanzo di Jessica Anthony che è con noi per parlarcene.
Perché un animale come l’oritteropo come pretesto narrativo?
Ho iniziato il romanzo partendo dal titolo. Mi ha divertito – un piccolo frammento di potenziale surreale: cosa significherebbe se arrivasse un oritteropo?
Stavo riflettendo sulla possibilità di scrivere un romanzo su un politico, visti tutti gli sconvolgimenti politici degli Stati Uniti, e il titolo mi è sembrato fotografare correttamente lo stato d’animo irrazionale in cui si trova il Paese. Mentre scrivevo ho imparato tutto ciò che non avrei mai immaginato di sapere sugli oritteropi e me ne sono praticamente innamorata.
La storia è decisamente ironica. Perché questo taglio narrativo?
Karl Marx, citando Hegel, scrisse sulla storia che si ripete: la prima volta è tragedia, la seconda volta è farsa. La tragedia di Titus Downing, in questo modo, “dialoga” con il satirico e un po’ farsesco Alex Wilson, che deve “realizzare” la natura della propria tragedia per evolversi come essere umano. Nella farsa, l’ironia è nello scherzo che facciamo a noi stessi.
La trama ricorda certe opere teatrali di Oscar Wilde…
Lo prenderò come un complimento da appuntarmi sulla mia maglietta. Immagino tu stia parlando dell’azione interna al romanzo. Anche Wilde era interessato al modo in cui le nostre azioni, motivate dall’interesse personale, creano conflitto per gli altri…
Hai viaggiato molto e ora insegni. Muoversi o essere sedentario? Insegnare o scrivere?
Vivo in America. Devo in qualche modo avere accesso all’assistenza sanitaria. Ma mi piace anche molto leggere e discutere di storie inedite, il che è un vantaggio in più – una specie di bonus. Se non lo facessi, sarei molto infelice.
A cosa stai lavorando adesso?
Il mio prossimo libro sarà un racconto intitolato THE MOST, che uscirà il 30 luglio negli Stati Uniti. Martina Testa lo tradurrà in italiano per SUR…
L’ironia si conferma il miglior strumento per non prenderci troppo sul serio, come ci insegna il rampante Alex. Insieme a lui e al suo strano animaletto trascorreremo sicuramente momenti che ci porteranno a sorridere e riflettere.
Per chi masticasse l’inglese, può trovare informazioni sul nuovo libro qui. Altrimenti si può semplicemente digitare il titolo del libro sulla barra di qualsiasi motore di ricerca – o meglio, il suo nome, Jessica Anthony, cosi da conoscere le altre sue opere e, perché no, anche il suo mondo.