Albano2024. Perché il Regno dei Cieli è già qui
Testimonianza di Tiziano Fani Braga del Mosaiko, gruppo Cristiani LGBT+ Roma, e Piccolo Fratello dell’Accoglienza sul “Weekend su fede e persone LGBT+. Per una convivialità delle differenze” (Albano Laziale, 14-16 Giugno 2024)
Torno carico ed emozionato dopo la tre giorni su fede e persone LGBT+ organizzata da La Tenda di Gionata ad Albano Laziale è stata un evento davvero significativo per tutte le persone presenti. Attraverso laboratori di discussione, incontri di preghiera, testimonianze e conferenze con relatori d’eccezione, si è potuto fare esperienza concreta della “convivialità delle differenze”.
La presenza di testimoni del calibro di Alessandra Bialetti, Laura Caruso, Annamaria Corallo, Daniela di Carlo, Andrea Grillo, padre Alberto Maggi, don Sergio Massironi, Matteo Mennini, padre Pino Piva, don Gianluca Montaldi e altri, ha arricchito l’esperienza dei partecipanti offrendo spunti di riflessione e approfondimento su temi legati alla teologia queer, alla vita delle persone LGBT+ all’interno della Chiesa e al ruolo delle famiglie cattoliche con figli LGBT+.
Oltre 130 persone provenienti da diverse parti d’Italia si sono unite per condividere la propria esperienza, confrontarsi e crescere insieme nel rispetto reciproco e nella comprensione delle diversità.
Sguardi emozionati, storie di vita toccanti, che hanno affrontato molte sfaccettature del rapporto della Chiesa con l’identità. Sono stati sviluppati anche argomenti molto importanti, come gli abusi psicologici all’interno dei seminari e di movimenti e realtà cattoliche, abusi che, come dico sempre io, sono come “gocce cinesi”, ti scavano l’animo annullando la tua coscienza, affidandoti a persone a cui viene data autorità come fosse stata scelta da Dio. Ammetto che avere la forza di fuggire da questo è molto difficile, ma parlarne è indispensabile, per consentire a tanti di poter liberarsi da questa sorta di “gabbia dorata”.
Si è parlato del Sinodo e dei grandi passi di dialogo che si stanno instaurando con la Chiesa, testimonianze delle nostre sorelle e fratelli transessuali che, attraverso un sostegno tangibile, hanno realizzato ciò che il Signore ha voluto per la loro vita, essere sé stessi, amarsi e amare.Abbiamo anche affrontato attraverso un dialogo ecumenico tutti i passaggi storici e culturali che la comunità LGBT+ cristiana ha affrontato dagli anni ’60 ad oggi.
Ci hanno accompagnato presbiteri e consacrati che con la loro presenza, che prima ancora di persone di chiesa, sono donne e uomini che hanno vissuto sulla loro pelle l’accoglienza di una Chiesa veramente madre, che ama il proprio figlio e lo valorizza nel suo percorso e nella sua identità.
In questi giorni ho personalmente versato tante lacrime, lacrime di sofferenza per il ricordo di ferite del passato, ma ancor di più lacrime di gioia, per aver incontrato ragazze e ragazzi stupendi, donne e uomini straordinari, compagni di viaggio, spalle su cui poggiarsi e sostenersi e fare altrettanto per il prossimo.
Questo è essere cristiani, sta scritto infatti: “Questo è il mio comandamento, che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici…”
Il Vangelo con cui si è concluso il ritiro parlava di un seme, piccolo, umile e fragile che germoglia e cresce, da cui può scaturire però un albero maestoso, dove noi possiamo costruire la nostra casa, il nostro nido. Tutti siamo cooperatori della crescita di questo maestoso albero, di questo Regno dei Cieli, ognuno con il proprio carisma, Regno dei Cieli che possiamo già vivere e assaporare con queste realtà.
Il Kairos è qui, il Kairos è ora, questo è il tempo opportuno per lavorare e gridare questo Vangelo con le nostre vite e il nostro impegno, in un momento storico in cui l’inclusione e il rispetto delle diversità sono temi centrali, eventi come questo si rivelano indispensabili per promuovere una Chiesa aperta e accogliente, in grado di accogliere e valorizzare la ricchezza delle differenze.
La tre giorni su fede e persone LGBT+ organizzata da La Tenda di Gionata ad Albano Laziale si è confermata un’occasione preziosa per crescere insieme e per rafforzare il legame di fratellanza e solidarietà tra tutti i partecipanti.