Albano2024. Una Primavera in anticipo
Testimonianza di Mauro del gruppo Betania Abruzzo sul “Weekend su fede e persone LGBT+. Per una convivialità delle differenze” (Albano Laziale, 14-16 Giugno 2024)
Dopo tre giorni di intenso ritiro spirituale ad Albano Laziale, torno a casa con il cuore colmo di emozioni e riflessioni. Sul mio letto, riscopro le sensazioni vissute in questi giorni ascoltando “Abbi cura di me” di Simone Cristicchi.
Durante il ritiro, ho avuto l’opportunità di ascoltare le storie di alcuni genitori di ragazzi LGBT. Le loro testimonianze mi hanno toccato profondamente, rispecchiandomi nel loro dolore e nelle loro speranze. Da credente LGBT, ho sentito una connessione forte con queste famiglie, condividendo il peso delle ferite inflitte da una società e, spesso, da una Chiesa che non sempre accoglie.
Particolarmente significativa è stata la testimonianza di Rosario, il cui impegno contro gli abusi nella Chiesa nei confronti dei credenti LGBT ha aperto una vecchia ferita nel mio cuore. Una ferita dolorosa, ma anche un varco attraverso il quale filtrano raggi di speranza e gioia.
La resilienza dei nostri amici transgender, il loro entusiasmo e la loro forza nel proclamare un Vangelo “scomodo” ma “vivo”, sono stati per me fonte di ispirazione. Il loro modo di entrare in contatto con le nostre vite e di annunciare il Vangelo della gioia e della prossimità mi ha colpito profondamente, offrendo una nuova prospettiva su cosa significhi vivere la fede con autenticità e coraggio.
Le parole di Annamaria Corallo, teologa e biblista dell’inclusione, hanno risuonato in me come un grido di battaglia. La sua visione di una Chiesa aperta e accogliente, capace di abbracciare ogni individuo con amore incondizionato, ha acceso in me una rinnovata determinazione.
Una Chiesa che è tenerezza si è rivelata ancora una volta dai gesti concreti di tutti gli operatori pastorali e delle nostre sorelle suore presenti.
In questi giorni, ho respirato una comunione sincera, un senso di appartenenza e accoglienza che sarà per me un balsamo nel proseguire il mio cammino di fede e di attivismo nei gruppi locali.
Annunciare un Dio che è unicamente amore diventa una missione condivisa, di respiro “sinodale” come ci ha ricordato padre Pino Piva, rafforzata dalla consapevolezza di non essere soli in questa lotta per l’inclusione e la dignità.
“Se d’autunno le foglie cadono e d’inverno i germogli gelano come sempre, la primavera arriverà. Se un dolore ti sembra inutile e non riesci a fermar le lacrime già domani un bacio di sole le asciugherà”
Questi versi di Cristicchi ascoltati nella preghiera finale del mattino sono un promemoria della ciclicità della vita, della certezza che dopo ogni inverno, la primavera arriva sempre. Allo stesso modo, anche dopo i momenti più bui, la luce della speranza e dell’amore riesce sempre a farsi strada.
Il ritiro ad Albano Laziale è stato per me una primavera anticipata, un momento di rinascita e di rinnovata speranza. Porterò con me questi giorni come un tesoro prezioso, una fonte di ispirazione per affrontare le sfide future con coraggio e fede.
Grazie ai miei compagni di viaggio del gruppo Betania Abruzzo e del gruppo abruzzese dei genitori di ragazzi lgbt “Siamo Tutti Pezzi Unici“.