Il Vaticano si scaglia contro lo spettacolo di apertura delle Olimpiadi di Parigi perché offende i “cristiani”
Articolo di Gerard O’Connell* pubblicato sul sito di America The Jesuit Review il 3 agosto 2024 e liberamente tradotto da Luigi e Valeria de La Tenda di Gionata
Otto giorni dopo l’apertura dei Giochi Olimpici di Parigi, il Vaticano ha sorpreso molti con il comunicato rilasciato nella tarda serata di sabato 3 agosto, in cui esprimeva la sua «tristezza» per alcune scene della cerimonia di apertura che hanno causato «offesa a numerosi cristiani e credenti di altre religioni».
In una breve dichiarazione, diffusa in francese intorno alle 20:00 ora di Roma, il Vaticano ha affermato che «non può che unirsi alle altre voci che si sono levate in questi ultimi giorni per deplorare l’offesa fatta a numerosi cristiani e credenti di altre religioni». Il testo continuava: «In un evento prestigioso [come le Olimpiadi] in cui il mondo intero si riunisce attorno a valori comuni, non devono esserci allusioni che mettono in ridicolo le convinzioni religiose di molte persone». Il comunicato vaticano si conclude affermando che «la libertà di espressione, che ovviamente non è da mettere in discussione, trova il suo limite nel rispetto degli altri».
La redazione di America è venuta a sapere che il Vaticano aveva inizialmente deciso di non rilasciare un comunicato, in quanto i vescovi francesi – subito dopo l’evento – avevano già rilasciato una dichiarazione in cui denunciavano l’offesa ai credenti presente in una scena che coinvolgeva una drag queen e altre quindici persone. I vescovi e altri commentatori critici hanno inteso la performance come una parodia de L’Ultima Cena, il famoso dipinto di Leonardo da Vinci della fine del XV secolo.
La scena è stata criticata anche da alcuni esponenti politici della destra in Francia, in Ungheria (il primo ministro Viktor Orbán) e negli Stati Uniti, tra cui Donald Trump.
Anche diversi vescovi negli Stati Uniti, tra cui il vescovo Robert Barron di Winona-Rochester e l’arcivescovo Salvatore Cordileone di San Francisco, hanno rilasciato dichiarazioni o fatto commenti in cui denunciavano quelle che consideravano scene di scherno nei confronti del cristianesimo. Il 2 agosto, tre cardinali e ventiquattro vescovi provenienti da tutto il mondo, la maggior parte dei quali statunitensi, avevano firmato una lettera aperta al Comitato Olimpico Internazionale chiedendo scuse formali per la rappresentazione.
Thomas Jolly, direttore artistico della cerimonia di apertura, ha dichiarato di non essersi ispirato al dipinto di Leonardo da Vinci nell’ideazione della performance, e una portavoce delle Olimpiadi di Parigi si è scusata «se qualcuno si è sentito offeso».
Papa Francesco non ha commentato lo scandalo, ma nel suo discorso dell’Angelus del 28 luglio ha denunciato che «mentre ci sono tante persone nel mondo che soffrono a causa di disastri e fame, noi continuiamo a produrre e vendere armi e a bruciare risorse alimentando guerre, grandi e piccole». «Si tratta di un oltraggio che la comunità internazionale non dovrebbe tollerare e contraddice lo spirito di fratellanza dei Giochi Olimpici appena iniziati», ha affermato il Papa, e alcuni commentatori hanno ipotizzato che questa potrebbe essere la sua risposta all’indignazione per l’esibizione durante la cerimonia di apertura.
Pressioni sul Vaticano per una presa di posizione
La dichiarazione di stasera della Santa Sede sembra essere giunta in seguito a forti pressioni da parte delle gerarchie ecclesiastiche e politiche cristiane e musulmane.
Il 1° agosto, anche il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha parlato della controversia in una telefonata fatta a papa Francesco in seguito all’assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh, a Teheran. In una nota dell’ufficio del presidente, riportata dall’agenzia di stampa turca Anadolu News Agency, Erdogan ha anche affermato che le «rappresentazioni immorali all’apertura dei Giochi Olimpici di Parigi hanno causato indignazione e provocato reazioni».
Il comunicato riferiva, inoltre, che il presidente ha dichiarato che «sotto le mentite spoglie della libertà di espressione, la dignità umana è stata calpestata e i valori religiosi e morali sono stati derisi, aggiungendo che ciò offende i fedeli musulmani tanto quanto il mondo cristiano».
Secondo la nota, il presidente turco ha espresso a papa Francesco la sua convinzione che «è necessario alzare la voce insieme e prendere una posizione comune in riferimento a questa situazione» e ha affermato che la mancanza di rispetto per i valori religiosi durante la cerimonia di apertura delle Olimpiadi rappresenta un «campanello d’allarme per il collasso morale in cui il mondo sta precipitando».
All’inizio della settimana, il Consiglio Musulmano degli Anziani, guidato dal dott. Ahmed Al-Tayeb, il Grande Imam di Al-Azhar, ha condannato con veemenza la performance alla cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Parigi 2024, che, ha affermato, «ha insultato palesemente Gesù Cristo (pace e benedizioni su di lui) e il suo venerabile ruolo di profeta». (I musulmani, in segno di rispetto, aggiungono “La pace sia su di lui” dopo i nomi dei profeti, comunemente abbreviati in PBUH). Il Grande Imam ha affermato inoltre: «Questo atto vergognoso ha mostrato una totale mancanza di rispetto per le convinzioni delle persone di fede e per gli alti valori morali che ritengono fondamentali» e ha «inequivocabilmente» respinto «tutti i tentativi di sminuire simboli religiosi, convinzioni e immagini sacre».
Il Consiglio Musulmano degli Anziani «ha sottolineato che gli eventi sportivi dovrebbero fungere da occasioni ufficiali per celebrare la diversità delle culture e promuovere il rispetto reciproco tra le nazioni» e «ha messo in guardia contro la pericolosa tendenza di usare tali eventi per diffondere come normale la mancanza di rispetto per la religione e promuovere comportamenti sociali distruttivi che si discostano dai valori umani naturali». Ha ricordato che il Documento sulla Fratellanza Umana, firmato congiuntamente dal Grande Imam e da papa Francesco ad Abu Dhabi nel 2019, «ha invitato i leader mondiali, i politici, gli intellettuali, i filosofi, i rappresentanti delle istituzioni religiose, gli artisti, i professionisti dei mezzi di comunicazione e gli uomini e le donne che operano nel mondo della cultura in ogni parte del mondo ad affrontare e combattere tutte le forme di degrado culturale e morale».
Testo del Vaticano (traduzione non ufficiale):
La Santa Sede è addolorata per alcune scene della cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Parigi e non può non unirsi alle altre voci che si sono levate in questi ultimi giorni per deplorare l’offesa fatta a numerosi cristiani e credenti di altre religioni. In un evento prestigioso in cui il mondo intero si riunisce attorno a valori comuni, non devono esserci allusioni che mettono in ridicolo le convinzioni religiose di molte persone. La libertà di espressione che, ovviamente, non può essere messa in discussione, trova il suo limite nel rispetto degli altri.
Testo originale:
Le Saint-Siège a été attristé par certaines scènes de la cérémonie d’ouverture des Jeux Olympiques de Paris et ne peut que se joindre aux voix qui se sont élevées ces derniers jours pour déplorer l’offense faite à de nombreux chrétiens et croyants d’autres religions. Dans un événement prestigieux où le monde entier se réunit autour de valeurs communes ne devraient pas se trouver des allusions ridiculisant les convictions religieuses de nombreuses personnes. La liberté d’expression, qui, évidemment, n’est pas remise en cause, trouve sa limite dans le respect des autres.
*Gerard O’Connell è il corrispondente del Vaticano per gli Stati Uniti. Si occupa del Vaticano dal 1985.
Testo originale: Vatican denounces Paris Olympics ‘Last Supper’ parody, eight days after ceremony