I membri del Sinodo chiedono di discutere con i gruppi di studio di ruolo delle donne, pastorale LGBTQ e altre questioni controverse
Articolo di Cindy Wooden* pubblicato sul sito di America – The Jesuit Review il 7 ottobre 2024, liberamente tradotto da Luigi e Valeria de La Tenda di Gionata
I membri del Sinodo dei Vescovi hanno votato per rinunciare a uno dei loro pochi pomeriggi liberi per “dialogare” con i coordinatori dei gruppi di studio che papa Francesco ha istituito per riflettere su alcune questioni importanti sollevate dal sinodo nel 2023.
Paolo Ruffini, presidente della commissione per le comunicazioni del Sinodo, ha dichiarato che coloro che gestiscono il Sinodo hanno ricevuto l’approvazione di papa Francesco per mettere ai voti la proposta il 5 ottobre: la proposta è stata approvata a larga maggioranza, e l’incontro è previsto per il 18 ottobre.
I gruppi di studio stanno esaminando questioni come la modalità di scelta dei vescovi nella Chiesa di rito latino, le strategie per migliorare il percorso di formazione nei seminari, i suggerimenti per migliorare le relazioni tra i vescovi e le comunità religiose che operano nelle loro diocesi, la pastorale con i cattolici LGBTQ e i possibili ruoli ministeriali per le donne nella Chiesa Cattolica.
Brevi video sul lavoro di ciascuno dei dieci gruppi e un breve rapporto sui progressi compiuti fino a questo momento sono stati condivisi con i membri del Sinodo il 2 ottobre.
I funzionari del Sinodo hanno anche affermato che membri sinodali e qualsiasi altro cattolico possono presentare le proprie prospettive o perplessità a qualsiasi gruppo scrivendo all’ufficio del Sinodo – indirizzo synodus@synod.va – entro giugno, quando i gruppi dovranno presentare il loro rapporto a papa Francesco.
È circolata una voce secondo cui il voto del Sinodo per avviare questi incontri con i coordinatori dei gruppi sarebbe stato provocato specificamente dalle perplessità per il rapporto del gruppo che si è occupato del ruolo delle donne nella Chiesa, ma durante una conferenza stampa del Sinodo per i giornalisti il 7 ottobre, nessuno dei partecipanti ha confermato questa diceria.
Il cardinale Víctor Manuel Fernández, prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede e presidente di quel gruppo, aveva detto ai membri del sinodo il 2 ottobre che la questione dell’ordinazione delle diaconesse non era ancora «matura».
«L’opportunità per un approfondimento rimane aperta, ma nella mente del Santo Padre ci sono altre questioni che devono ancora essere approfondite e risolte prima di affrettarsi a parlare di un possibile diaconato per le donne», ha detto.
Suor Mary T. Barron, presidente dell’Unione Internazionale delle Superiore Generali e superiora delle Suore di Nostra Signora degli Apostoli, ha detto ai giornalisti durante la conferenza stampa del 7 ottobre che i membri del Sinodo ritenevano che i rapporti dei gruppi fossero «molto brevi e volevamo sapere cosa stesse realmente accadendo».
E, ha aggiunto, per alcuni gruppi – per esempio quello che esamina le relazioni tra i vescovi e gli ordini religiosi – «vorremmo sapere di più su chi è realmente coinvolto nella riflessione sui temi e magari essere coinvolti più direttamente in futuro».
Suor Barron ha anche affermato che nel Sinodo «ho notato che ci sono tanti uomini quante sono le donne che sono convinti della necessità di cambiare la posizione della Chiesa riguardo alla partecipazione delle donne ai ministeri».
Il cardinale indiano Oswald Gracias di Mumbai ha affermato che le questioni in oggetto non sono state «tolte dal tavolo» quando il Papa ha istituito i gruppi di studio a marzo; il punto è che papa Francesco era preoccupato che i membri del Sinodo si concentrassero così tanto su quelle questioni specifiche da non «focalizzarsi sufficientemente sulla sinodalità stessa».
Il cardinale ha detto di aver ricevuto frequenti richieste di chiarimenti – a volte con «preoccupazione» – negli ultimi mesi riguardo ai gruppi di studio (in particolare al gruppo sul ministero delle donne), e che gli è stato chiesto se il Papa avesse istituito i gruppi perché voleva evitare che il Sinodo discutesse la questione.
«Ho risposto: ‘No, non vogliamo evitarla; la abbiamo affidata a un gruppo particolare, ma non vogliamo concentrarci solo su quella tematica’» escludendo altre questioni, ha detto ai giornalisti.
*Cindy Wooden, giornalista del Catholic News Service
Testo originario: Synod members vote to dialogue with study groups on controversial issues set up by Pope Francis