La Nuova Zelanda dice sì al matrimonio per tutti
Articolo della redazione del sito Têtu (Francia), del 17 aprile 2013, liberamente tradotto da Domenico Afiero
La Nuova Zelanda è il primo paese dell’area Asia-Pacifico a legalizzare il matrimonio gay. La Nuova Zelanda, che autorizzava le unioni civili dal 2005, diventa il tredicesimo paese al mondo a celebrare l’uguaglianza.
La legge per emendare i testi che regolano il matrimonio in Nuova Zelanda dal 1955 è stata votata mercoledì sera, ora locale, un po’ più di un quarto di secolo dopo la depenalizzazione dell’omosessualità del 1986, dai deputati del parlamento neozelandese. La Nuova Zelanda autorizzava le unioni civili dal 2005 e, oggi, diventa il tredicesimo paese al mondo, il primo nell’area Asia-Pacifico, a legalizzare il matrimonio delle coppie gay.
“Lo Stato non discrimina alcuna categoria della popolazione”
Questa riforma, difesa dal Primo Ministro di centro-destra John Key, è stata proposta da Louisa Wall, deputata gay dichiarata del partito laburista, principale formazione politica d’opposizione.
La deputata lesbica ha detto all’Agenzia France Presse: «La legge considerava i neozelandesi omosessuali come essere inferiori all’essere umano, agli altri cittadini. Questo testo permette di garantire che lo Stato non discrimini alcuna categoria della popolazione» a causa del suo orientamento sessuale.
L’Australia ha respinto il testo
Tuttavia, il testo di legge ha trovato una forte opposizione , specie da parte del gruppo Family First, che accusa I responsabili politici di voler minare l’istituzione tradizionale del matrimonio grazie alla pressione degli attivisti gay.
Ormai, secondo l’organizzazione ONG Human Rights Watch (HRW), 13 paesi al mondo autorizzano il matrimonio tra persone dello stesso sesso. La Danimarca, nel 1989, è il primo paese al mondo ad aver autorizzato le unioni civili tra persone dello stesso sesso. L’Uruguay, poi, le autorizza solo da poche settimane e l’Australia, vicina della Nuova Zelanda, ha respinto la legge sull’unione civile lo scorso settembre. I deputati francesi, infine, proprio oggi fanno partire i lavori di dibattito in seconda lettura al Parlamento .
Testo originale: La Nouvelle-Zélande a voté le mariage pour tous!