Sai cos’è la teologia queer?
Riflessioni pubblicate sul sito di Kairos Firenze, gruppo di cristiani LGBT+ e i loro genitori di Firenze
Sai cos’è la teologia queer? La teologia queer è un approccio a Dio, alla fede e alla Bibbia nato dal desiderio di trovare senso e appartenenza per chi si identifica come LGBTQ+ all’interno della comunità cristiana.
Lontana dalla visione tradizionale, questa teologia cerca di scoprire e valorizzare la presenza di Dio attraverso l’esperienza queer, vedendola come una modalità preziosa di espressione del divino.
Immagina, ad esempio, una donna transgender che partecipa per la prima volta a una celebrazione religiosa in cui le persone sono libere di essere se stesse. Durante il sermone, il pastore racconta della figura biblica di Gesù che rompe le regole sociali dell’epoca per portare dignità a chi era considerato “diverso”: i poveri, i peccatori, i malati.
La teologia queer si concentra proprio su questo aspetto: rivela come Dio sia dalla parte degli emarginati, dei vulnerabili, di chiunque soffra a causa dei pregiudizi. Per questa donna, quel momento di condivisione diventa simbolo di un Dio che non la esclude per la sua identità, ma che la accoglie e la comprende.
La teologia queer invita a leggere i testi sacri con occhi nuovi. Prendiamo ad esempio la storia di Rut e Noemi. In un’interpretazione queer, il loro legame può essere visto non solo come affetto familiare, ma come espressione profonda di amore e lealtà, di appartenenza reciproca che va oltre le strutture convenzionali. Questo non significa “forzare” la Bibbia, ma piuttosto cercare in essa segni di quella diversità che Dio stesso ha creato, di un amore che supera ogni tipo di confine umano.
Con uno sguardo queer, dunque, la fede diventa un modo di vivere che celebra ogni differenza, riconoscendo che ogni persona, nella sua unicità, è un riflesso dell’infinita bellezza di Dio.