Mamma, papà: “Vi amo, sono vostra figlia e sono lesbica”
Testo di Maria Pia Dipace tratto dal suo libro autobiografico “L’amore e’… L’amore tra due donne può parlare al cuore di tutti noi” (2008), pp.73-78
Ascoltando la nostra storia che sin dal primo momento e tutt’oggi scorre nel modo più naturale possibile, sembra che sia stato tutto facile per noi…: accettarsi, farsi accettare, vincere l’indifferenza o i pregiudizi della gente… No, non è stato sempre come oggi…
I ricordi si affollano nella mente e torno a quando per la prima volta parlai di me alla mia famiglia, ai miei genitori e ai miei fratelli.
Quel giorno è stampato nella mia anima come fuoco, è stato il giorno del buio più profondo, del rifiuto più viscerale, della solitudine senza speranza, dell’anonimato; non sapevo più di chi ero figlia, se quelle persone davanti a me erano i miei genitori oppure estranei entrati nella mia vita per rendermi inaccettabile a me stessa…
Ma è stato anche il giorno della vittoria sulla paura, della voce forte e chiara, della testa alta, il giorno del riscatto nel quale venivano riscattati con me gli omosessuali di tutto il mondo, quelli uccisi nei campi di concentramento, quelli uccisi dal silenzio, quelli rifiutati e traditi, quelli derisi e violentati, insultati e allontanati anche dalle persone più care, quelli che per non farsi emarginare hanno scelto di vivere infelici per sempre…
Si, è stato un giorno che ha rappresentato un importante momento di passaggio nella mia vita perché finalmente ho detto basta! Basta con le bugie, basta con le finzioni, basta con i finti interessi…era giunta l’ora della verità!
E così, dopo 40 anni della mia vita vissuta in una scatola dove non c’erano finestre né porte, sulle cui pareti non c’erano graffiti attraverso cui imprimere l’anima a colori, decisi di scrivere una lettera ai miei genitori; volli che fossero seduti con me intorno al tavolo in cucina. C’erano tutti, il babbo, la mamma, i miei tre fratelli. Lessi loro la lettera con voce tremante e rotta dal pianto. Eccola:
Cari babbo e mamma, ho pensato tante volte che il regalo più bello fosse quello di farvi entrare nella mia vita, rendervi partecipi non solo delle scelte o delle questioni materiali quanto di quelle personali, di quello che sento, che soffro, che spero; delle mie battaglie intime, delle conquiste, delle consapevolezze acquisite nel corso della mia vita.
So che spesso vi domandate di me, che vi siete chiesti il perché dei miei giorni tristi, dei miei silenzi, della mia solitudine. Non potevate capire…e con discrezione rispettate la mia vita privata, ne state in qualche modo fuori, state seduti in attesa che vi apra la porta. È che a volte non è facile per noi figli, non è facile per me, soprattutto quando le cose sono così profonde e difficili da capire e da spiegare.
Quando si ha paura di rivelarsi, di gettare la maschera che per tanti anni si è dovuta indossare per farsi accettare, per sembrare come gli altri, per non offendere il senso comune, per non andare contro corrente. Ma…è amore tutto questo? In che cosa consiste veramente l’amore, forse nel pretendere di avere i genitori o i figli secondo il nostro modello, nel volere genitori o figli costruiti nei nostri desideri, o piuttosto nell’aiutarsi ad essere persone vere, a fare uscire il meglio di sé, nello stare vicini nei momenti difficili, nel condividere i veri bisogni dell’anima, nel conoscere veramente quello che a volte c’è dietro l’apparenza?
Io ho sempre creduto, ed ora più di prima, che la nostra famiglia sia unita, si voglia bene, riconosco quanti sforzi sono stati fatti e si fanno per alimentare il legame che c’è fra di noi, sento quanto bisogno abbiamo gli uni degli altri e come io stessa abbia sperimentato la vostra vicinanza nei momenti di difficoltà. Ma a volte questo non basta. Spesso quando sono venuta a casa da voi cari genitori avevo voglia di parlarvi…a bassa voce, di me.
Spesso quando ci siamo sedute sul divano io e te mamma, in alcuni momenti di confidenza, avrei voluto aprirti il mio cuore…ma non l’ho fatto, non ci sono riuscita, e ho rimandato giù quel desiderio, quel groppo che avevo in gola per paura di non essere capita, di essere allontanata, giudicata, per paura di vederti soffrire…ancora!
Ma il desiderio è più vivo che mai dentro di me, il desiderio di farvi conoscere la vera Maria Pia, vostra figlia, il sangue del vostro sangue e la carne della vostra carne, quella bambina che avete visto crescere, imparare a camminare da sola nella vita, ma che forse non conoscete bene…dentro.
Non conoscete quella parte di me che a me è più cara, più importante, fondamentale per la mia realizzazione di essere umano e di donna. Mi sono interrogata ed ancora mi interrogo su cosa sia meglio fare: ditemelo voi, aiutatemi a capire se posso aprirvi completamente il mio cuore o se c’è qualcosa che preferireste non sapere, perché, se così fosse, non sarà difficile continuare a conservare dentro di me il mio segreto.
So che vi sto chiedendo tanto ma so che siete genitori meravigliosi: anche a voi fratelli sto chiedendo la stessa cosa, cioè quella di amarmi per quella che sono veramente.
La scelta di aprirvi il mio cuore è dettata dal desiderio di dimostrarvi che vi voglio bene a tal punto da coinvolgervi in ciò che ho di più caro, cioè la mia vita personale, le mie scelte affettive. So di aver aspettato tanti anni ma forse è stato necessario così, forse non ero pronta io oppure…non so.
Ora sento di avere il coraggio sufficiente per chiedere a me e a voi di fare un altro pezzo di strada insieme se lo vorrete, visto che la vita è un cammino e a voi, cari genitori, la vita ha chiesto spesso di essere pronti a ricominciare.
Oggi vi voglio dimostrare tutto il mio amore e a voi chiedo di gioire con me per quello che sto per dirvi… Voglio che questa giornata sia una giornata vera, dove l’amore sia accoglienza, coraggio, verità, perché solo la verità ci renderà liberi e solo l’amore ci renderà veri. Ora se lo vorrete continuerò, diversamente tacerò…
Vi voglio bene. Vostra figlia e sorella, Maria Pia.
(Novembre 2001)
Quello che successe dopo quel giorno fu un susseguirsi di forti emozioni…che terrò per sempre nel mio cuore…!