Le Voci dei credenti nella gionata contro l’omofobia 2013
Comunicato tratto dal sito Day Against Homophobia (Stati Uniti), del maggio 2013, liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
In vari contesti e culture nel mondo vengono usate spessissimo delle argomentazioni religiose per giustificare la violenza e la discriminazione e per sanzionare l’odio contro le persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer e intersessuali (LGBTQI).
Queste voci non costituiscono la maggioranza, ma spesso sono le più ascoltate. Questo alimenta un’immagine falsa delle credenze religiose e spirituali, che sarebbero ostili alla creazione di un mondo in cui le persone hanno il diritto di amare chi desiderano.
Ma ovunque ci sono altre voci. Anche all’interno delle religioni stesse, molti deplorano l’uso della religione per giustificare l’odio, il rifiuto e perfino la violenza, i crimini e lo spargimento di sangue.
Avendo in mente queste preoccupazioni, abbiamo lanciato uno speciale appello ai gruppi religiosi progressisti e ai/alle credenti LGBT per unire le nostre voci nella Giornata Internazionale contro l’Omofobia e la Transfobia 2013.
L’appello ha ricevuto una risposta incredibilmente ampia. Molti hanno inteso l’appello come un modo di affrontare le specifiche questioni del contesto in cui vivono, dai dibattiti sulla crescita della destra evangelicale in Brasile, alla persistenza di atti di odio e violenza contro le persone LGBT in Italia, all’uso delle Scritture per giustificare la violenza legalizzata in Kenya.
Alla data di oggi siamo a conoscenza di più di 40 eventi che si rifanno in qualche modo all’iniziativa, in oltre 10 Paesi
Gli eventi e le commemorazioni di quest’anno includono una serie di veglie di preghiera per ricordare le vittime dell’odio in dieci città italiane, tra cui Roma, Milano, Firenze, Torino e Genova. In Irlanda ci saranno delle celebrazioni commemorative in varie chiese di otto città, tra cui Dublino, Cork, Derry e Belfast.
Avremo delle iniziative alla National Cathedral di Washington D.C., tra cui una proiezione del documentario “God loves Uganda” e una discussione a cui parteciperanno degli esperti. Nel frattempo, gli attivisti di Nairobi hanno organizzato delle iniziative che esploreranno le intersezioni tra fede e politica che nutrono l’omofobia nell’Africa dell’Est. Il gruppo israeliano havanna.org annuncerà il vincitore del suo concorso accademico per la migliore opera su giudaismo e LGBT-fobia.
In America Latina il gruppo delle lesbiche e gay mormoni del Cile terrà un culto speciale per festeggiare la giornata. Brasilia, la capitale del Brasile, ospiterà una dimostrazione per richiedere la protezione per legge della diversità religiosa e spirituale. I seguaci del candomblé, dell’umbanda e delle altre tradizioni religiose afro-brasiliane saranno in prima fila.
Ulteriori dettagli sulle iniziative di quest’anno potete trovarli sul nostro sito. Per qualsiasi domanda contattate il Comitato IDAHO all’indirizzo contact@dayagainsthomophobia.org
Testo originale: Progressive religious voices