Libri per l’infanzia senza stereotipi? Si può
Articolo del 27 giugno 2013 pubblicato su Redattore sociale
ROMA – Genitori che condividono i lavori domestici, bambini adottati, famiglie miste, genitori dello stesso sesso, mamme o papà soli… Sono alcuni dei protagonisti dei volumi dell’archivio che l’associazione Scosse (Soluzioni Comunicative Studi Servizi Editoriali) ha iniziato a realizzare online, catalogando i libri per bambini da 0 a 6 anni e sottolineando il valore aggiunto delle storie che descrivono nuclei familiari non stereotipati.
“Abbiamo individuato nella decostruzione degli stereotipi dei modelli familiari nella primissima infanzia un intervento strategico nel lavoro per un’educazione che valorizzi le differenze e le pari opportunità”, ha affermato Sara Marini dell’associazione Scosse – nata nel 2006 da un gruppo giovani donne di diverse professionalità per lavorare su educazione e questioni di genere – nell’ambito della presentazione del progetto “Leggere senza stereotipi” ieri pomeriggio alla Casa delle Donne di Roma.
Il progetto, che ha come obiettivo “censire i prodotti editoriali rivolti alle più piccole a ai più piccoli, tenendo conto della rappresentazione che testi e immagini restituiscono dei generi sessuali e dei diversi ruoli a essi assegnati nelle attività quotidiane, nelle relazioni, in famiglia e nella società” è per il momento un archivio online di una cinquantina di titoli pubblicato nel sito www.scosse.org, per ognuno dei quali vengono segnalati i temi affrontati.
“Per ora questo archivio bibliografico è il frutto del lavoro quotidiano che svolgiamo nella formazione di insegnanti e altre figure professionali che lavorano a contatto con la fascia di età 0-6 anni, nei seminari che proponiamo ai genitori, e per il quale gli albi illustrati e la letteratura per l’infanzia sono uno strumento privilegiato”, sottolineano le rappresentanti dell’associazione Scosse che sta cercando finanziamenti e partenariati “affinché il progetto“Leggere senza stereotipi” diventi un lavoro completo ed esaustivo. Sono state illustrate alcune iniziative dell’associazione Tantagora di Barcellona, che ha iniziato a collaborare con il progetto “Leggere liberi da stereotipi”. Tantagora, che si occupa di promuovere letteratura scritta o orale per renderla accessibile a ogni tipo di pubblico, oggi si sta concentrando nella diffusione di attività, giochi e giocattoli con connotazione più libera possibile, per aiutare i ragazzi a costruire la propria identità in modo libero e consapevole.
Tra i progetti portati avanti “Coresponsable 100%”, promosso dal comune del capoluogo catalano, che si rivolge alle coppie e alle famiglie per ottenere nel triennio 2012 -2015 un cambiamento culturale spingendo entrambi i genitori ad assumersi il 100% delle responsabilità e dei compiti nell’organizzazione del tempo familiare. Vi è inoltre una campagna per il consumo responsabile e non sessista dei regali, che si rivolge agli adulti affinché comprino giocattoli non sessisti e non eccessivamente stereotipati per bambine e bambini. Alla presentazione del progetto è intervenuta Della Passarelli, presidente e fondatrice di Sinnos editrice, sottolineando l’attuale carenza di storie di donne nella bibliografia per ragazzi e raccontando del successo ottenuto nelle scuole dalla graphic novel “Cattive ragazze. 15 storie di donne audaci e creative”, che interviene proprio sul tema del contrasto agli stereotipi. Passarelli ha anche sottolineato come “da anni le istituzioni sono disabituate all’investimento sul futuro dei giovani attraverso la cultura” e come questo si rifletta in una carenza non solo di libri, ma anche di autori italiani che si dedichino a una letteratura per ragazzi, libera da pregiudizi.