Le religioni abramitiche e l’omosessualità, un falso problema
Articolo del 9 luglio 2013 pubblicato su Giornalettismo
“La questione è più complicata di quanto si possa pensare”, con queste parole lo studioso dell’islam Thomas Bauer dell’università di Münster ha aperto il dibattito sul tema “Religione e omosessualità“. Oltre a Bauer hanno parlato il rabbino Walter Homolka, il protestante Berthold Höcker e il gesuita Klaus Merter, che è il direttore di un collegio cattolico situato nella Foresta Nera. Il moderatore dell’evento era il giornalista Jan Feddersen.
UNA QUESTIONE MODERNA – Per farla breve: tutti pensavano che uno dei doveri delle religioni monoteistiche fosse quello di accogliere tra le loro fila anche gli omosessuali. L’omosessualità sarebbe stata infatti affrontata dalle 3 principali religioni solo a partire dal 19 simo secolo. Thomas Bauer ha spiegato che dai 100 ai 200 anni fa per l’islam le storie omoerotiche erano all’ordine del giorno. Gli uomini erano contenti del fatto che in paradiso avrebbero trovato non solo donne, ma anche uomini, senza che sentissero il dovere di definirsi gay. Nel Corano stesso non vi è una condanna al’omosessualità, infatti fino al 20° secolo non è stata registrata nessuna condanna a riguardo. L’unico caso è la storia di Sodoma e Gomorra, che però tratta più che altro di violenza sessuale.
NESSUN RIFERIMENTO NEI TESTI SACRI – Nei paesi islamici l’omofobia è un concetto del 19simo secolo ed è stato introdotto dagli occidentali. Tornare sui propri passi è possibile, ma il cambiamento avverrà soltanto con la crescita economica, in modo che si verifichino gli stessi processi che vi sono stati in occidente. Per Walter Homolka la situazione dell’ebraismo è molto simile, infatti non vi è nessun riferimento all’amore omosessuale nei testi sacri, l’unica frase che potrebbe essere ricondotta ad ambienti omofobi potrebe essere “siate fecondi”. In ogni caso ad oggi per circa l’85% degli ebrei l’omosessualità non è un problema. Anche all’interno delle file dei protestanti quelli che odiano i gay sarebbero circa il 15%
LA RELIGIONE CATTOLICA – L’unica religione davvero problematica è quella cattolica: è l’unica comunità religiosa completamente gerarchizzata ed è noto come i suoi componenti continuino imperterriti ad utilizzare espressioni omofobe. Basti ricordare, ha detto Mertes, le parole di Papa Francesco e la sua critica alle “Lobby gay” . Parlare di omosessualità in Vaticano è molto difficile.