Noi cattolici LGBT di Malta “perché i diritti umani sono per tutti”
Articolo tratto dal sito di-ve (Malta), del 11 luglio 2013, liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
L’associazione LGBT Drachma (cattolici glbt di Malta) ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma di non poter più partecipare al Consiglio Consultivo LGBT (di Malta) fino a che non verranno chiarite le posizioni sull’immigrazione clandestina.
Il gruppo ha dichiarato di avere “sempre lottato per sostenere la dignità umana per chiunque, a prescindere dal sesso, dal colore della pelle, dalla razza, dalla religione e da qualsiasi -ismo, perché i diritti umani sono per tutti e non per determinati segmenti della razza umana.”
“Riconoscendo e sottolineando il bisogno di diritti e legalità per gli individui LGBTI a Malta e il dovere di lavorare contro ogni forma di discriminazione basata sull’orientamento sessuale, l’identità e l’espressione di genere, noi crediamo che la lotta per i diritti umani sia da portare avanti in ogni circostanza e non solo quando sono in gioco i nostri interessi.
“Il recente respingimento di potenziali richiedenti asilo verso la Libia e quella che, secondo la nostra opinione, è la noncuranza dei seri rischi a cui vanno incontro questi individui, costituiscono una viva preoccupazione per noi.
Alla luce delle recenti parole di papa Francesco “La globalizzazione dell’indifferenza” e delle sue osservazioni sul fatto che abbiamo perso la capacità di piangere e di essere empatici, vogliamo mandare un chiaro messaggio che le vite dei migranti irregolari con i quali condividiamo la comune umanità riguardano anche noi.
Se gli interessi personali e nazionali diventano gli interessi principali, la nostra società rischia di diventare ancora più superficiale e mortale. Invece qui a Malta ci vantiamo di essere un Paese che offre un’ospitalità impeccabile, come ripetuto dalla nostra pubblicità turistica. Eppure siamo selettivi nel decidere chi merita di ricevere la nostra ospitalità.
Noi dell’associazione Drachma stiamo dalla parte di un modello di vita sostenibile, senza negare che, a livello politico, l’immigrazione clandestina è un problema complesso, ma non al prezzo dell’umanità degli altri e della nostra.
“Il trattamento illegale e immorale degli stranieri che non portano con sé un vantaggio monetario al Paese è altrettanto serio, immorale e discriminatorio quanto quello vissuto dagli individui LGBTI e la mancata piena inclusione all’interno delle strutture della società. In quanto cristiani noi consideriamo i confini nazionali secondari alla comune umanità che tutti condividiamo.
“Perciò ci ritiriamo dal Consiglio consultivo LGBT fino a che la questione non si chiarirà. Crediamo che il nostro governo dovrebbe lottare e lavorare per i diritti umani di tutti, inclusi i richiedenti asilo africani. Aspettiamo con ansia possibili opportunità future di collaborazione per aiutare Malta a diventare una società migliore e più umana.”
Testo originale: Drachma LGBT withdraws from LGBT Consultative Council