L’arcivescovo sudafricano Desmond Tutu: “non loderò mai un Dio omofobo”
Articolo tratto dal sito le nouvelliste (Svizzera), 26 luglio 2013, libera traduzione di Marco Galvagno
L’arcivescovo sud africano Desmond Tutu, leader della lotta contro l’apartheid e premio nobel della pace ha lanciato venerdì una campagna per l’uguaglianza dei diritti dei gay in Africa, ha affermato che non loderebbe mai un Dio omofobo.
“Mi rifiuterei di andare in un paradiso omofobo. Direi mi dispiace, no grazie, preferirei cento volte andare altrove”, ha dichiarato Desmond Tutu mentre lanciava a Città del Capo una campagna dell’Onu per la difesa dell’uguaglianza dei gay.
Non potrei mai lodare un Dio omofobo, la mia è una convinzione radicata”, ha aggiunto condannando tutte le giustificazioni rabbiose dell’odio o dei pregiudizi verso i gay.
“Questa campagna mi appassiona così come ero appassionato alla lotta contro l’apartheid. Per me le due battaglie si equivalgono”, ha affermato l’arcivescovo emerito, 81 enne.
Riforme legali
La campagna vuole ottenere riforme legali, ma anche incitare a sforzi nell’educazione pubblica contro l’omofobia. “Sento spesso giovani dire ma l’omofobia fa parte della nostra cultura e tradizione non possiamo cambiare questo. Abbiamo molto lavoro da fare”, ha spiegato la commissaria ONU Navy Dillay.
I gay, Capri espiatori facili nelle società africane, che sono pronte a demonizzare tutto ciò che viene dall’Occidente e sotto la pressione sia dei fondamentalisti cristiani che islamici gli omosessuali sono condannabili in 38 paesi africani.
Livelli pericolosi
Il Sud africa si distingue per la costituzione che garantisce gli stessi diritti sia pre le coppie gay che etero sia per il matrimonio che adozione. Ma in generale nel continente i livelli di omofobia sono “altissimi ed è pericolosa”, ha sottolineato Amnesty international in un rapporto apparso martedì scorso (23 luglio 2013). Una lesbica sudafricana è stata trovata morta il mese scorso dopo essere stata violentata con uno scopino da gabinetto.
Testo originale: L’archevêque sud-africain Desmond Tutu dénonce l’homophobie