E’ morto a 76 anni padre Nugent, ridotto al silenzio per il suo impegno con i gay cattolici
Articolo di Kevin Eckstrom pubblicato sul sito del National Catholic Reporter (Stati Uniti) il 3 gennaio 2014, liberamente tradotto dal progetto Gionata
Fr. Robert Nugent, un prete cattolico (statunitense) messo a tacere dal Vaticano per il suo lavoro pastorale con gay e lesbiche cattolici, è morto Mercoledì (1 gennaio 2014) dopo una battaglia di tre mesi con il cancro. Aveva 76 anni.
In molti modi l’accanimento contro padre Nugent simboleggiava l’approccio del Vaticano sotto Giovanni Paolo II e Benedetto XVI contro l’omosessualità – con metodi definiti dai cattolici gay da “caccia alle streghe” – rispetto alla più tollerante “chi sono io per giudicare?” di Papa Francesco.
Nugent, un membro dell’ordine religioso dei Salvatoriani, è stato co-fondatore di New Ways Ministry Maryland, nel 1977, con suor Jeannine Gramick ed ha cercato di costruire dei ponti tra la comunità gay e la chiesa cattolica. La loro attività, nel 1980, gli hanno attirato ripetute condanne da parte dei vertici della chiesa cattolica degli Stati Uniti.
“Il suo ministero era più che benvenuto”, ha affermato Francis DeBernardo, direttore esecutivo di New Ways Ministry. “Ha avuto la saggezza di sapere che il vero problema morale nella chiesa cattolica non era la vita delle persone lesbiche e gay, ma l’ignoranza e la paura con cui molti leader della chiesa cattolica e pastori operano.”
Nugent è stato, nel 1997, consulente per la Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti per la redazione del documento pastorale sull’omosessualità, “Always Our Children” (Sempre nostri figli).
Ma due anni più tardi, dopo che il Vaticano aveva stabilito che il lavoro di suor Gramick e padre Nugent era “erroneo e pericoloso”, il Cardinale Joseph Ratzinger (poi Papa Benedetto XVI) aveva permanentemente vietato a padre Nugent e a suor Gramick di lavorare con la comunità gay e lesbica, dicendo loro che lavorare per l’inclusione delle persone omosessuali aveva “provocato confusione tra i cattolici e danneggiato la comunità della chiesa.”
I due sono stati accusati per aver rifiutato di accettare l’insegnamento della Chiesa cattolica sul “male intrinseco degli atti omosessuali” e padre Nugent è stato condannato per aver messo in dubbio “il carattere definitivo ed immutabile della dottrina cattolica in questo settore”, nel decreto di condanna si leggeva che “la Congregazione per la Dottrina della Fede è tenuta a dichiarare, per il bene dei fedeli cattolici, che le posizioni avanzate da Suor Jeannine Gramick e Padre Robert Nugent riguardanti il male intrinseco degli atti omosessuali e il disordine oggettivo dell’inclinazione omosessuale sono dottrinalmente inaccettabili perché non trasmettono fedelmente l’insegnamento chiaro e costante della Chiesa cattolica in questo settore”.
Nel 2000, il Vaticano ha emesso un secondo decreto, imponendo a suor Gramick e a padre Nugent di non parlare degli 11 anni del loro ministero per e con le persone omosessuali; padre Nugent ha accettato di rispettarlo, ma suor Gramick non l’ha fatto, affermando: “Ho scelto di non collaborare all’oppressione limitando un diritto umano fondamentale. Per me questo è una questione di coscienza “.
Mentre padre Nugent ha in gran parte rispettato l’ordine ed è rimasto nell’ombra, suor Gramick ha continuato a lavorare e parlare pubblicamente a favore dei diritti gay e di altre cause progressiste, co-fondatorice di New Ways Ministry è anche co-direttore esecutivo della National Coalition of American Nuns, un piccolo e liberale gruppo di suore statunitensi. Suor Gramick era al fianco di padre Nugent quando è morto in un’ala dell’ospizio per pensionati cattolici di Milwaukee.
Nel 2010, New Ways Ministry si è attirata nuovamente le ire dei responsabili della chiesa cattolica americana per aver criticato l’offensiva della gerarchia contro il matrimonio tra persone dello stesso sesso.
“Come altri gruppi che sostengono di essere cattolici, ma negano aspetti centrali della dottrina della Chiesa, New Ways Ministry non ha alcuna approvazione o riconoscimento da parte della Chiesa cattolica e non può parlare a nome dei fedeli cattolici negli Stati Uniti”, ha detto il Cardinale di Chicago Francis George, allora presidente della Conferenza episcopale (Americana).
Testo originale: Fr. Bob Nugent, silenced for his work with gay Catholics, dies at 76