E io, dove riconosco il Cristo attorno a me? (Gv 4:5-42)
Riflessioni bibliche di suor Jeannine Gramick, S.L. tratte dal blog Bondings 2.0 (Stati Uniti), del 23 marzo 2014, liberamente tradotte da Giacomo Tessaro
Il Vangelo per la terza domenica di Quaresima racconta l’incontro di Gesù con la donna samaritana mentre questa sta attingendo acqua al pozzo di Giacobbe. Dopo una lunga conversazione, la samaritana riconosce che Gesù è un profeta e si chiede se sia il Cristo.
Torna nella città di Sicar per raccontare ai suoi abitanti della sorprendente persona che ha appena incontrato. Molti giungono a credere che Gesù è il Cristo a seguito della testimonianza della donna, ma altri credono per via del loro incontro personale con Lui. Qualche volta mi chiedo… e se io fossi quella donna samaritana e avessi un incontro personale con Cristo? Lo riconoscerei?
Mi immagino mentre incontro papa Francesco, magari in una di quelle passeggiate notturne, di cui abbiamo sentito parlare, in cui incontra i poveri di Roma. Sì, di certo riconoscerei in lui Cristo.
Io vedo Cristo in papa Francesco perché ha celebrato il suo compleanno con i senzatetto e perché abbraccia i bambini, anche se sfigurati dalla disabilità.
Ho visto la sua compassione quando una persona transgender assassinata è stata trovata tra i binari della stazione di Roma. La sua famiglia non ha chiesto il corpo, ma lei è stata sepolta nella chiesa dei Gesuiti di Francesco a Roma.
Sì, io vedo Cristo in papa Francesco perché i suoi atti mi riportano alla mente Cristo. Ma, e gli altri? Quelli che non mi piacciono, che trovo ripugnanti o che non ammiro? Dov’è Cristo in loro? Quando qualcuno mi sta sui nervi o monopolizza la conversazione, come posso riconoscere Cristo in lui?
Quando i ricchi non riescono a capire che stanno rapinando i poveri se non condividono la loro ricchezza, o quando i responsabili delle istituzioni cattoliche licenziano le dipendenti lesbiche o i dipendenti gay se sposano la persona amata, come posso riconoscere Cristo in loro?
Alle porte perlacee, probabilmente chiederò a Gesù “Quando mai ti ho visto povero o deforme o transgender o insopportabile o ingiusto?” e lui risponderà “Quando non hai visto nulla che avesse valore nel minimo tra questi, non hai visto me”.
Deve esserci qualcosa in essi che Dio ama. Io prego per la grazia della pazienza e della compassione per trovare quel qualcosa che ha valore, perché possa vedere Cristo in loro. Voglio essere come quella donna samaritana. Voglio che la mia brocca venga riempita di acqua viva perché io possa riconoscere il Cristo.
Testo originale: Thirsting for Living Water to Recognize Christ in Others