A Grosseto storica sentenza sul matrimonio gay
Articolo di Xavier Héraud pubblicato sul sito del mensile Têtu (Francia) il 10 aprile 2014, liberamente tradotto da Marco Galvagno
Un tribunale italiano ha convalidato mercoledì un matrimonio tra due uomini celebrato all’estero, prima volta per l’Italia che le unioni omosessuali sono riconosciute ufficialmente.
Il tribunale di Grosseto ha ordinato agli ufficiali di stato civile di registrare il matrimonio di una coppia omosessuale celebrato a New York nel 2012. Agli sposi, un architetto e un giornalista di 68 e 57 anni, era stato precedentemente rifiutato di registrare il loro matrimonio; la coppia aveva quindi fatto ricorso.
La decisione è stata giudicata di portata storica dalle organizzazioni di difesa dei diritti dei gay. “È un caso senza precedenti per il nostro paese” ha dichiarato Sergio Lo Giudice, senatore del PD ed ex presidente di Arcigay.
Per Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia, gruppo di difesa dei diritti civili, i due uomini sono riusciti ad ottenere ciò che è stato rifiutato dai municipi e dai tribunali, cioè il loro riconoscimento come coppia sposata.
“Questo avvenimento rivoluzionario merita una reazione politica positiva da parte del premier Matteo Renzi” ha giudicato da parte sua Fabrizio Marrazzo, portavoce dell’Arcigay.
Il giudice del tribunale di Grosseto Claudio Baccini ha ritenuto che i registri dello stato civile del comune non menzionassero il sesso della coppia e quindi la coppia omosessuale doveva essere iscritta. “Il diritto al matrimonio si è arricchito di concezioni nuove e più estensive, tra cui quella di matrimonio tra due persone dello stesso sesso” ha precisato il magistrato. Il matrimonio tra persone dello stesso sesso è riconosciuto da una decina di paesi europei.
Testo originale: Un tribunal italien reconnaît pour la première fois un mariage homosexuel