Per i gay i Vescovi anglicani conservatori boicottano la “Lambeth Conference”
Notizia del 18 febbraio 2008 tratta da Toscana Oggi
I Vescovi anglicani di Uganda, Nigeria, Ruanda e di Sydney saranno assenti, per protesta, alla "Lambeth conference", che riunisce ogni dieci anni i 38 primati anglicani, per protestare contro la Chiesa episcopale americana perchè continua ad ordinare pastori gay e a sposare coppie omosessuali. Sono falliti i tentativi di mediazione dell’Arcivescovo di Canterbury Rowan Williams che ha cercato di aprire un dialogo tra le diocesi anglicane più conservatrici e quelle più progressiste.
I vescovi anglicani ugandesi boicotteranno la “Lambeth Conference”, l’incontro che raccoglie ogni dieci anni i 38 primati anglicani, per protestare contro la Chiesa episcopale americana che ordina pastori omosessuali e benedice unioni omosessuali.
All’incontro che si terrà quest’anno a Canterbury dal 16 luglio al 4 agosto non parteciperanno, per lo stesso motivo, i vescovi della diocesi australiana di Sydney, della Nigeria e del Rwanda.
Secondo la stampa britannica anche la diocesi del Kenya non verrà a Canterbury ma l’annuncio ufficiale è stato rimandato per la difficile situazione politica del Paese. Quasi un quarto degli 880 Vescovi anglicani saranno assenti alla Lambeth conference considerata uno dei quattro strumenti di unità.
La maggior parte dei Vescovi dissidenti parteciperà a una conferenza alternativa la “Global Anglican Future conference”, ovvero “Conferenza Anglicana Globale del futuro” organizzata da evangelici conservatori in Israele a giugno.
L’Arcivescovo di Canterbury Rowan Williams, il leader teologico di settanta milioni di anglicani in tutto il mondo, non ha invitato alla “Lambeth Conference” il Vescovo gay del New Hampshire Gene Robinson, la cui ordinazione nel 2003 avviò le divisioni sul problema dell’omosessualità’ tra gli anglicani nel tentativo di calmare le diocesi più conservatrici.