Perché costruire nella chiesa uno spazio accogliente per giovani gay e lesbiche?
Articolo di Stéphane Gaudet pubblicato sulla webzine Sentiersdefoi.info (Canada) del 14 maggio 2014, liberamente tradotto da Rita
Il pastore della Chiesa Unificata di Beaconsfield (Canada), Shaun Fryday, ha aperto un Centro Giovani LGBTQ nel seminterrato della chiesa, dato che le gli altri centri sono concentrati nel centro della città di Montréal. Per lui, la solidarietà deve andare oltre il semplice benvenuto.
«Noi, non ci siamo per niente divertiti alla festa di fine anno perché non abbiamo potuto ballare con il nostro amico biondo o il nostro fidanzato senza che tutti ci guardassero».
In questa unica frase, Gabrielle Poitras, benvoluto membro del cda del Centro giovani LGBTQ 1 de l’Ouest-de-l’Île, esprime le difficoltà alle quali ancora oggi fanno fronte i giovani delle minoranze sessuali.
È per ciò che il centro giovani organizza quest’anno, per la prima volta ma non l’ultima, si spera, una festa di fine anno per questi giovani.
Gli annunici son stati messi nelle scuole della regione, un video è stato diffuso su facebook ed un articolo sarà pubblicato su queste attività nel West Island Chronicle.
Il Centro giovani LGBTQ si trova nel seminterrato della Chiesa Unificata di Beaconsfield. È stato creato dal pastore di questa parrocchia, Shaun Fryday. Alcuni parrocchiani della Chiesa Unificata si dichiarano automaticamente inclusi, cioè accoglienti per coloro che hanno identità sessuali diverse.
Ma il pastore Fryday si augura che questa benevolenza si concretizzi in un progetto che vada oltre il semplice benvenuto.
C’è anche altro che il Centro giovani LGBTQ de l’Ouest-de-l’Île ha visto nel maggio 2011, ovvero l’anniversario dei suoi tre anni di vita, e la festa sarà l’occasione di celebrarlo.
Ma perché questo centro? « Il fine è riunire i giovani LGBTQ che non hanno alcun posto loro riservato nel West Island. Nell’île de Montréal, esistono molti organismi e associazioni per i giovani LGBTQ, ma sono ubicati tutti in centro o sul Plateau Mont-Royal, ad un’ora e mezza d’autobus per un giovane che viene da Beaconsfield.
Prima dell’apertura del Centro, era difficile per un giovane del posto trovare qualcuno cui parlare e con il quale potersi sentire a proprio agio. Il Centro è la risposta ad un bisogno reale»
Solo nel 2013, 480 giovani hanno fatto ricorso ai suoi servizi. Ogni settimana, almeno una persona nuova arriva al Centro e scopre un posto sicuro, e persone cui parlare senza paura. « Tre sono le questioni più frequenti sono l’intimidazione e i problemi con i coetanei, l’equilibrio mentale (incluso i tentativi di suicidio), e le relazioni con i genitori.
Nelle situazioni gravi, noi dirigiamo il giovane verso l’ associazione più appropriata. Uno psicologo è fisso qui ed offre la sua assistenza.»
Dopo la sua fondazione il Centro giovani ha creato delle succursali. Un centro per adulti è nato nell’ottobre 2011 e, più recentemente, è stato fondato quello per anziani LGBTQ.
I giovani non sono i soli a soffrire per la relativa lontananza della regione dalle associazioni o dagli organismi della comunità LGBTQ. Adulti e anziani sono indistintamente invitati al ballo di fine anno. «Loro non si sono affatto divertiti al loro ballo. Negli anni ’50 era impensabile farsi notare».
Il Centro giovani è aperto il mercoledì e il venerdì dopo la scuola, dalle 16.00 alle 20.00, e accoglie giovani di lingua sia francese che inglese. C’è una biblioteca fornitissima di libri e dvd sul tema gay, una wii, dei giochi, un home theatre, confortevoli divani…
«Il Centro somiglia ad un seminterrato cool dove non entrano i genitori, un luogo di relax per gli adolescenti, ma è ben strutturato non solo per loro, visto che, in ogni momento, dei volontari che hanno un’età compresa tra i 24 e i 30 anni sono presenti»
Il Centro giovani non lascia da parte i genitori di questi ragazzi: un gruppo di genitori vi si riunisce una volta al mese. Anche loro a volte si sentono disorientati di fronte all’ identità sessuale dei loro figli e hanno bisogno di parlarne.
Sotto la guida del suo nuovo e dinamico direttore Dane Robertson, 25 anni, il Centro giovani LGBTQ de l’Ouest-de-l’Île prosegue la missione che vive dopo tre anni in gran parte grazie alla Chiesa Unita del Canada, di svariate sue fondazioni e all’appoggio de la Banque Nationale.
Il 17 maggio, che ogni anno rappresenta la Gionata internazionale contro l’omofobia, è buona cosa ricordare che le Chiese possono, per loro stessa vocazione, giocare un ruolo importante in tutte le lotte contro le discriminazioni, comprese quelle nelle quali le vittime sono le minoranze sessuali.
Testo originale: Un espace sûr dans une église pour les jeunes gais et lesbiennes