I conflitti col corpo delle persone transessuali
Riflessioni di Anna Magdalena, persona MtF, pubblicate sul sito The catholic transgender (USA) il 15 novembre 2013, liberamente tradotte da Maria Stella Iaria
“I transessuali odiano il loro corpo!“. Di tutti i miti sui transessuali, questo purtroppo ha più di tutti delle fondamenta di verità. Ecco cosa è VERO: molte, molte, molte persone transessuali hanno problemi di autostima e con l’immagine che hanno del proprio corpo. Per molti, la loro transessualità crea disforia di genere e la loro disforia di genere crea un conflitto con i propri corpi. Ecco cosa è FALSO: l’idea che la transessualità è per natura l’odio del proprio corpo e un rifiuto della propria realtà fisica. Non è vero.
La chiave è questa: è complicato. La transessualità viene prima, poi i problemi con l’immagine del proprio corpo. Ogni persona transessuale fa i conti con la propria variante di genere in modi diversi. La transessualità è innanzitutto e principalmente un fatto di identità interna. Le lotte con l’odio per sé stessi sono uno sfortunato effetto collaterale della pressione sociale. Ci sono alcuni modi comuni in cui questo mito può diventare realtà nelle vite dei transessuali. Innanzitutto, spesso c’è un lato fisico vero e proprio che ha una disforia di genere. Alcuni transessuali si sentono come fuori dal proprio corpo o separati dai propri organi genitali; altri si sentono come se i loro ormoni stessero letteralmente lottando con il loro cervello.
Queste esperienze possono essere molto reali ma non equivalgono automaticamente all’odio per il proprio corpo. Un transessuale può avere queste esperienze e scegliere di amare il proprio corpo.
Tra i transessuali la forma più comune di odio per sé stessi è l’odio delle proprie caratteristiche maschili/femminili. Per esempio, una donna transessuale che ha un sesso biologico maschile, ma mentalmente si sente donna, spesso odia le cose che permettono alle persone di identificarla come uomo: le mani grandi, il collo grosso, le spalle larghe, ecc.
Tuttavia, sembra che la maggior parte dei transessuali non sono trans perché odiano il loro corpo; odiano i propri corpi perché si sentono diversi da come li vedono gli altri. Sentono che i propri corpi gli stanno impedendo di vivere il tipo di vita autentica che vorrebbero oppure sentono che stanno impedendo agli altri di vedere e amare la persona che c’è dentro.
Forse il modo più triste in cui i transessuali finiscono per odiare per sé stessi è quello di odiare la propria anima. Molti transessuali odiano i propri sentimenti, le proprie emozioni, i pensieri e la vita interiore perché si sentono come uno scherzo della natura. Sentono che deve esserci qualcosa di sbagliato in loro e che il mondo non può amarli così come sono. Questo genere di odio per sé stessi è – secondo me – creato soprattutto dagli standard rigidi della società.
Nessun transessuale dovrebbe sentirsi costretto a detestare il proprio cuore a causa di ciò che il mondo gli dice! Questi sono alcuni dei modi in cui i transessuali potrebbero arrendersi all’odio per sé stessi.
I problemi riguardanti l’immagine di sé stessi sono molto reali per i transessuali ma sono solo un terribile effetto collaterale delle sfide che essi devono affrontare nella società moderna occidentale. Molti transessuali coraggiosi trovano vari modi per reagire o lottare. Il punto è questo: mentre l’odio per sé stessi è una vera e propria lotta per i transessuali, non è comunque il nocciolo della questione e molti vanno oltre.
Alcuni scelgono di cambiare il proprio genere sessuale, al di là dell’amore per il proprio corpo e la propria anima, non scelgono l’odio. Altri prendono ormoni cross-sex, al di là dell’amore sano per sé stessi, come prendere vitamine.
Alcuni si sentono a proprio agio con il proprio corpo, nonostante la loro forma fisica non combaci con l’immagine che hanno di sé. Molti scelgono di gioire del fatto che Dio li ha fatti diversi. È vero che alcuni transessuali cambiano per la disperazione (giustificata), ma molti lo fanno anche per un profondo senso di libertà.
Ci sono 1000 modi diversi in cui un transessuale può affrontare il problema, molti dei quali sono positivi.
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Testo originale: Debunking Myth #6: Transgender people hate their bodies