Come disinnescare le interpretazioni bibliche pericolose (Gn 1:1-2:4a)
Riflessioni bibliche* di Bentley de Bardelaben, Valerie Bridgeman Davis, Ken Stone e Holly Toensing pubblicate dal progetto Out in Scripture (Stati Uniti) nel gennaio 2008, liberamente tradotte da Giacomo Tessaro
Le persone LGBT sanno che le Scritture possono essere usate per fini problematici. Purtroppo il racconto della creazione di Genesi 1:1-2:4a, con la sua enfasi su “maschio e femmina” e il comandamento “Siate fecondi e moltiplicatevi”, viene talvolta citato per osteggiare l’omosessualità. Inoltre, la sua enfasi sul “dominio” umano nei confronti delle altre creature (che troviamo anche nel Salmo 8) è stato associato alla distruzione dell’ambiente. Ancora, il comandamento di Gesù in Matteo 28:16-20 “ammaestrate tutte le nazioni” è servito da giustificazione per imprese missionarie legate talvolta all’imperialismo occidentale, a razzismo e all’intolleranza religiosa.
– In che modo i credenti dovrebbero avvicinarsi ai passi biblici utilizzati per scopi deleteri?
Tutti noi leggiamo la Bibbia alla luce delle nostre esperienze e priorità, del nostro posto nella società. Perciò non sorprende che interpretazioni bibliche che donano vita ad alcuni, per altri siano dannose o oppressive. In un mondo pluralista, il disaccordo sulle interpretazioni bibliche è in un certo senso inevitabile. È comunque importante rammentare che, anche nei primissimi anni del cristianesimo, non sempre i credenti hanno parlato la stessa lingua. Nella variegata chiesa di Corinto il disaccordo tra i membri non condusse a un sano dibattito, bensì alla divisione in fazioni e alla competizione per il comando. Scrivendo ai Corinzi in 2 Corinzi 13:11-13 Paolo asserisce che i cristiani che adorano “il Dio dell’amore e della pace” dovrebbero sforzarsi di vivere in pace. L’ammonimento di Paolo ai suoi lettori può offrirci una linea guida per la lettura della Bibbia nelle nostre comunità pluraliste. Forse non avremo sempre gli stessi sentimenti come sperava Paolo, ma possiamo certamente sforzarci di articolare il nostro disaccordo in uno spirito di amore e pace e leggere i testi biblici in modo da contribuire a una vita di pace.
– Cosa significa leggere i passi biblici in quanto testimonianze sul Dio che Paolo chiama “il Dio dell’amore e della pace”?
Se il racconto della creazione in Genesi viene letto come una storia che riguarda lo stesso “Dio dell’amore e della pace” a cui si riferisce Paolo nella sua lettera ai Corinzi, ci troveremo forse a sottolineare determinati elementi del testo, diversi da quelli evidenziati da chi promuove un Dio di giudizio e gerarchia. Il passo genesiaco è stato probabilmente scritto dagli esiliati di Giuda che vivevano “in terra straniera” (Salmo 136 [137]:4) sotto il potere imperiale babilonese. Quegli esiliati ritennero che l’affermazione che il Dio di Israele aveva creato il cosmo fosse una fonte di incoraggiamento e di resistenza.
Anche mentre affrontavano circostanze difficili, scrissero che “quanto aveva fatto” il loro Dio “era cosa molto buona” (Genesi 1:31). Leggendo nella nostra epoca questa dichiarazione potenzialmente inclusiva potremmo sottolineare la sua affermazione che tutti gli esseri umani, indipendentemente dalla razza, dal genere, dalla nazionalità, dalle abitudini sessuali o da altre differenze, appartengono alla creazione “buona” di Dio. In verità anche le altre creature, come gli animali creati assieme agli esseri umani il sesto giorno, assumono un significato più importante se affermiamo con Dio che “quanto aveva fatto […] era cosa molto buona”.
Ovviamente non potremo mai eliminare l’uso delle Scritture per alimentare il pregiudizio e l’oppressione. Ma nella Domenica della Trinità, in cui i cristiani affermano che lo “Spirito Santo” che Paolo associa alla comunità (2 Corinzi 13:13) è lo stesso Spirito di Dio che si muoveva sulle acque all’inizio della creazione (Genesi 1:2), facciamo bene a trovare nei passi della Bibbia qualcosa che ci rammenti il desiderio di Dio di estendere lo shalom – la pienezza e la pace di Dio – a ogni parte della creazione.
Forse anche la dichiarazione di Gesù in Matteo 28:16-20 può essere riletta sotto questa luce. Invece di giustificare la moderna espansione missionaria occidentale, potrebbe essere reinterpretata come un’affermazione che il Creatore, il Redentore e il Difensore sono con noi in qualunque luogo e in qualunque momento noi operiamo per realizzare l’amore e la pace di Dio, tra tutte le nazioni, su tutta la terra.
La nostra preghiera
Santo Unico, Santo Trino,
Creatore, Redentore e Difensore,
sii con noi in qualunque luogo e in qualunque momento
noi operiamo per realizzare
il tuo amore e la tua pace
qui tra coloro che ti sono vicini
e anche tra tutte le nazioni
e su tutta la terra.
Santo Unico, Santo Trino, così ti preghiamo.
Amen
* I passi biblici sono tratti dalla Bibbia di Gerusalemme/CEI
.
Testo originale (PDF): Ordinary Time through Reign of Christ Sunday Year A