In cammino con il forum europeo dei gruppi di gay e lesbiche cristiani
Relazione letta da Aasmund Vik all’European Forum di Leuenberg dell’11 maggio 2002, liberamente tradotta da Fabio
Ci sono sempre nuove persone che partecipano per la prima volta all’incontro annuale del Forum. Uno speciale benvenuto a voi nella nostra comunità di spirito chiamata per brevità Forum Europeo.
Noi siamo qui da 20 anni e per molti di noi questo incontro è diventato un evento imperdibile e parte integrante delle nostre vite. Tanti uomini e donne hanno aiutato a costruire ciò di cui godiamo oggi.
Ogni pianta deve avere delle radici. Quelle del Forum, che è diventato un albero rigoglioso, furono piantate a Parigi. Tutto ciò che nasce, parte da un’idea nella mente di qualcuno e la persona, in questo caso, fu un sacerdote di Nantes in Bretagna, che stava passando un anno sabbatico a Parigi. Il suo nome era Emil Letertre.
Emil era un membro di David et Jonathan ed ebbe l’idea del Forum in occasione di un incontro in Gran Bretagna con un membro di Quest. Perchè non estendere questo incontro? Perchè non dare un segno agli altri movimenti gay cristiani in Europa? Perchè non fare qualcosa insieme ad un livello europeo?
Un invito ad unirsi a questa idea fu proposto sul bollettino n. 35 di David et Jonathan nell’estate del 1982. Questo bollettino aveva lettori anche fuori dalla Francia e la risposta a questa idea innescò il processo: una prima riunione si tenne a Parigi nel weekend del 23/24 ottobre di quell’anno. Erano 16 persone presenti, in rappresentanza di 7 gruppi, da 5 paesi.
Ogni movimento si presentò, raccontando le relazioni che aveva con le chiese e con il movimento gay. La domenica, dopo una emozionante celebrazione dell’Eucarestia, i partecipanti si chiesero se a questa prima riunione ne sarebbero seguite delle altre.
I presenti a quel primo incontro videro l’inizio di qualcosa che sarebbe diventato una vera e propria organizzazione, il cui nome sarebbe stato deciso in seguito.
La decisione di portare avanti l’idea di riunirsi a livello europeo fu presa il 24 ottobre e possiamo dire che in quella data ricorre il compleanno della nostra organizzazione.
La tappa successiva fu a Strasburgo. La scelta della città fu simbolica, ma anche dettata da ragioni pratiche. Era già stato deciso che l’incontro annuale si sarebbe svolto a turno nei vari paesi in cui ci fossero gruppi partecipanti al Forum.
Il primo incontro annuale, durante il quale venne fondata ufficialmente l’associazione, ebbe luogo nel giugno del 1983, in questa città, simbolo dell’unità europea.
Il lavoro operativo venne svolto dal gruppo di Strasburgo di David et Jonathan e furono adottati inglese e francese come lingue ufficiali. A questo incontro parteciparono 7 gruppi in più rispetto all’anno precedente. Alcuni gruppi svedesi e finlandesi non parteciparono, ma inviarono messaggi.
La domanda principale in agenda fu: perchè creare un movimento europeo ecumenico di gay cristiani? I due principali vantaggi che emersi dalla discussione furono: a) per tenere i gruppi reciprocamente informati; b) per organizzare azioni comuni. L’organizzazione adottò come il nome Forum dei gruppi gay cristiani d’Europa. I gruppi decisero di incontrarsi di nuovo nel giugno del 1984, questa volta ad Amsterdam.
Questo fu il primo Forum così come lo conosciamo oggi. Un cambiamento evidente quell’anno fu l’alto numero di gruppi presenti, e la scelta del luogo diede modo ai gruppi olandesi di presentarsi.
Per la prima volta la Norvegia fu rappresentata dall’Open Church Group. Ci furono altri 7 nuovi gruppi presenti, inclusi alcuni che oggi non esistono più. Fra questi c’erano un gruppo di Belfast e, per la prima volta GCM, ora conosciuto come LGCM. C’era anche MCC con lo status di osservatore. MCC era (ed è) qualcosa al limite di una chiesa vera e propria.
Il tema per l’incontro di Amsterdam fu: “Orgogliosi di essere gay. Che cosa significa per le chiese?”. Gli organizzatori avevano sottostimato l’interesse per il Forum, così le prenotazioni per soli 50 partecipanti furono superate. Il luogo fu davvero speciale: il battello “Columbus” vicino alla stazione centrale di Amsterdam e le cabine erano piccole con 4 letti a scaffale.
Ricordo l’entusiasmo che provai per essere fra gay cristiani di tutta Europa, sebbene nel mio gruppo non la pensavamo tutti allo stesso modo. Alcuni pensavano che le energie dovessero essere spese a livello locale e noi eravamo un gruppo relativamente giovane – ora fra i gruppi più anziani – e, politicamente, la Norvegia era ancora molto lontana dall’Europa.
Dall’incontro di Amsterdam iniziò la prassi che conosciamo oggi, con uno o due portavoce. In quell’occasione si fecero due nomi che ricordo bene: i reverendi Kuispers e Van der Zee, già Segretario Generale del Consiglio delle Chiese d’Olanda.
Cosa mi rimase in mente fu la storia che raccontò Van der Zee a proposito dell’incontro a cui partecipò nell’ambito del Consiglio Mondiale delle Chiese a Vancouver qualche tempo prima. Van der Zee sollevò la questione dell’omosessualità nella Chiesa e un rappresentante nigeriano prese la parola per dire: “Noi abbiamo un solo omosessuale in Nigeria, ed è in carcere”.
Si può dire onestamente che quello fu il primo incontro del Forum dei gruppi gay cristiani europei che ebbe uno svolgimento completo. A questo proposito si può riportare un commento di un foglio di valutazione dell’incontro di uno dei partecipanti: “Sono speranzoso per il futuro del Forum. Se noi avremo sempre nuove esperienze insieme, penso sia possibile iniziare più importanti attività nell’Europa del futuro”.
Anversa fu la successiva città ospitante e il titolo dell’incontro fu “Chiamati alla libertà”. La struttura che accolse i lavori ad Anversa fu l’amministrazione provinciale, in una sala congressi dotata di moderne strumentazioni per la traduzione simultanea. Ricordo in particolare le confortevoli sedie di pelle nera… sembrava di essere alle Nazioni Unite invece che in una sede amministrativa locale d’Europa.
Il Forum non aveva ancora un direttivo stabile, solo una commissione temporanea per verificare la fattibilità di una struttura permanente. I membri di questo gruppo provenivano dall’Olanda, dal Belgio, dalla Francia, dalla Germania e dal Regno Unito.
Si decise che la Norvegia avrebbe ospitato il successivo Forum del 1986. La decisione non fu unanime. Alcuni pensavano che il mese di maggio fosse troppo freddo e votarono contro.
Ad Oslo, fu stabilita una nuova tradizione: di stare insieme tutto il week-end dell’Ascensione per avere più tempo a disposizione. Il numero dei gruppi partecipanti salì a 24, con 60 delegati. Anche la Spagna fu rappresentata nel lontano Nord dell’Europa.
Il tema di questa conferenza fu: “I gay cristiani come risorsa” e uno dei relatori fu il reverendo Bernd Wangerin. Il primo segretario del Forum fu eletto a Oslo. Una cosa in particolare i delegati di Oslo ricorderanno per sempre: il benvenuto ad ogni singolo partecipante da parte del sindaco conservatore nel Municipio di Oslo. Il messaggio che ricevemmo come organizzatori fu che si trattava di una convention internazionale e come tale doveva essere considerata.
Il gruppo ospitante, Open Church Group (Apen Kirkegruppe in norvegese), celebrava i primi dieci anni di vita proprio durante il Forum. Grazie al fatto che un hotel, nel febbraio di quell’anno, negò la prenotazione a causa dell’omofobia, ricevemmo il generoso supporto del Ministero degli Esteri che organizzò una cena a sue spese.
“Allargare la visione” fu il tema del 1987, scelta dal gruppo ospitante HUK di Francoforte. La conferenza si tenne al centro congressi della cittadina di Mauloff (Germania). Il principio di avere una donna co-presidente fu oggetto di discussioni, dal momento che fra tutti i delegati quell’anno ci fu una sola donna. Fu poi deciso di rimandare ogni decisione in merito all’incontro successivo. Gli organizzatori, HUK, fondarono l’organizzazione nel 1977 e il Forum ricorreva dunque nel loro decimo anniversario di vita. Nel 1987 c’erano 24 gruppi di gay credenti in tutta la Germania occidentale.
Fu fatto un tentativo di incontrare il sindaco di Francoforte come era avvenuto ad Oslo, ma questa volta il sindaco era apparentemente “troppo occupato” per ricevere i delegati. Però ci fu accoglienza da parte del partito dei verdi e anche da parte del pastore del centro ecumenico Christus Emanuel Kircke.
“Non solo gay, non solo cristiani, ma soprattutto esseri umani” fu il tema del 1988. Quell’anno ci fu la partecipazione anche di rappresentanti di Svezia e Finlandia.
Erano 30 i gruppi presenti all’incontro che si tenne presso la Brunel University, ad Uxbridge, vicino a Londra.Ci fu una presenza speciale al Forum: il reverendo Gunther Loske dalla Germania orientale, che era inviato dalla sua Chiesa evangelica. Osservatori a questa conferenza vennero dall’Australia e dagli Stati Uniti.
Al tempo della conferenza di Londra […] il LGCM stava attraversando un momento difficile per lo sfratto che aveva ricevuto per l’ufficio a St. Botolph. Ciò che successe quell’anno fu di includere la parola “Lesbiche” nella denominazione del Forum.
Nel 1989 il Forum raggiunse nuove altezze… precisamente 1500 metri sul livello del mare. Il Forum fu ospitato dal Centro Ecumenico Agape, presso Prali (Italia), gestito dalla comunità protestante italiana dei Valdesi.
Il luogo era meraviglioso. Alte vette innevate circondavano il villaggio alla fine di una stretta valle. Quasi come una cattedrale per una messa all’aperto la domenica mattina. E là incontrammo Beatrice: che donna fantastica! Con un nome e un aspetto degni della Divina Commedia di Dante! Se non ricordo male, era del gruppo di Torino.
I relatori erano tutti protestanti. Non mi sorprese affatto che nessun cattolico fosse “disponibile”.
In Italia furono rappresentati 23 gruppi quell’anno e per la prima volta ci fu una donna co-presidente della Germania orientale. Si pensò a un successivo Forum in Germania orientale, ma non sapevamo che quel paese sarebbe scomparso presto dalle mappe geografiche.
Nel 1990 tornammo a Strasburgo. “Dalla libertà di amare alla comunità cristiana” fu il tema di quell’anno. C’erano circa 100 delegati all’8° conferenza, che si tenne presso lo Youth Hostel. Stimammo a quell’epoca che ci fossero 75 gruppi gay cristiani in Europa, con circa 10.000 aderenti.
La prima relazione durante quel Forum fu di uno dei più memorabili relatori di sempre: John McNeill, ex gesuita, autore, professore universitario e psicanalista, che partecipò col suo compagno. In particolare, ricordo che disse: “La cosa migliore che può fare la Chiesa per me è togliersi di torno”.
Il comitato organizzatore ottenne un incontro col sindaco di Strasburgo, Catherine Trautmann, che divenne in seguito ministro in Francia. Alcuni delegati furono scelti appositamente per quest’incontro. Lei era, fra l’altro, una teologa protestante e si mostrò accogliente alla testimonianza resale dai membri di varie denominazioni cristiane. Poi, la domenica mattina, la televisione francese era pronta a filmare la testimonianza. Non eravamo pronti per le telecamere, ma decidemmo di farlo lo stesso.
Una problematica che fu particolarmente discussa fu la scarsa presenza di donne. Fu deciso di costituire un gruppo di lavoro, separato dal direttivo, coordinato dalla parigina Caroline Blanco. […]
Utrecht, o più precisamente il centro “Kerk en Wereld” di Drienbergen, ospitò la conferenza del 1991, dal titolo: “Il futuro è nostro”. E’ degno di nota ricordare che per ridurre le spese dei delegati, arrivò l’aiuto finanziario dei frati francescani. L’Austria fu rappresentata per la prima volta da due delegati dell’HUK di Vienna.
Passammo anche un po’ di tempo ad Amsterdam, a passeggiare tra i canali. Gli amici olandesi erano le nostre guide per le attrazioni locali, incluse le librerie. Poi ci radunammo al monumento a Westermarkt. Il responsabile per le pari opportunità della Città di Amsterdam aprì una commovente cerimonia in ricordo di tutti coloro che persero la vita a causa dell’omosessualità.
Ogni nazione presente diede un contributo, come una poesia, e vennero portati dei fiori a memoria di tanti nostri fratelli e sorelle. Il monumento è un grande triangolo di granito rosa, in parte sul canale che passa accanto alla casa di Anna Frank. Il monumento è parte di un più grande triangolo che può essere meglio riconosciuto dal cielo. Un angolo punta verso la sede di una organizzazione gay. […]
“L’Europa: una sfida per tutti noi” fu il tema della 10° conferenza a Mannedorf, fuori Zurigo, presso il Centro Evangelico. Dopo dieci anni di incontri avevamo la consuetudine delle modalità e del periodo: il weekend dell’Ascensione. Ci sono un sacco di bei ricordi, come la messa sul lago Hoor in quella soleggiata mattina del 1993.
In occasione della conferenza di Driebergen nel 1995, l’intrattenimento ci permise di comprendere meglio la vita delle lesbiche, grazie al gruppo chiamato “Behind the Dykes”. […] Una cosa del Forum di oggi è il numero di donne meravigliose che vi partecipano. Permettetemi di menzionarne due in particolare che hanno impressionato molti oltre me: le due Margaret che incontrammo vicino a Varsavia. […]
Ho la sensazione che Francoforte 1998 fu un salto avanti per le donne nel Forum. Ricordo in particolare Herta Leinster e la relatrice Claudia Roth. E ci fu anche il coro “Liederliche Lesben” con un direttore uomo “lesbica onoraria”.
Ci sono anche alcuni nomi che meritano di essere menzionati specialmente per il contributo e l’entusiasmo per le attività del Forum: penso a Lothar Koschig, Gordon Drabble, Joseph Doucé e Tom Lombaers, Will Sluyter e Paul Ekstrom. […]
Noi celebriamo stasera (n.d.r. a Leuenberg l’11 maggio 2002) i nostri primi 20 anni e stiamo costruendo una tradizione. Il Forum venne alla luce in un’epoca in cui internet e le e-mail erano fantascienza. Penso che l’idea del Forum europeo del 1982 aspettasse soltanto di essere “downloadata”, per usare un termine moderno.
I nostri incontri annuali hanno trovato una modalità che funziona bene anche perché permette al gruppo ospitante di avere ampi margini di libertà. E una delle cose davvero affascinanti è la grande somma di professionalità che rappresentiamo.
Il “Forum europeo dei gruppi di gay e di lesbiche cristiani” potrebbe non aver cambiato l’Europa nei suoi primi 20 anni, ma abbiamo certamente aggiunto sorrisi e forza alla fierezza delle lesbiche e dei gay cristiani.
Attiviamoci per portare avanti la tradizione di questo Forum che abbiamo imparato ad amare così affettuosamente. Per gli anni a venire.
European Forum of LGBT Christian Groups
Sito Web: http://www.euroforumlgbtchristians.eu/