A Bari una veglia per il superamento dell’omofobia per essere nel fiume della storia
Testimonianza di Luigi, padre di una persona LGBT+ di Bari e socio de La Tenda di Gionata, sulla prima Veglia per il superamento dell’omotransbifobia tenutasi nella chiesa di San Sabino a Bari il 14 maggio 2023.
Ci sono momenti in cui, silenziosamente, si avverte di essere nel posto giusto.
Ci sono situazioni in cui i complicati ingranaggi della vita ordinaria si fermano, per un attimo, e le incredibili, strane, contraddittorie casualità che si susseguono, e a volte sembrano travolgerci, trovano un senso, e diventano strade che portano a un incontro.
Ecco, questo è stato, per me, l’incontro di preghiera che si è svolto a Bari, la sera di domenica 14 maggio, nella chiesa di san Sabino: al confine tra mare e terra (le onde del nostro mare sono a 40 metri), tra centro e periferia, tra asfalto e ferrovia.
Un incontro fatto di testimonianze profondamente vissute e accolte con rispetto, di preghiera semplice e intensa, di segni che rimangono nella memoria: una sedia vuota, una lampada accesa, la Sacra Scrittura.
Segni che diventano simbolo e parlano di una umanità che tra entusiasmo e sofferenza, tra amarezza e apertura, tra richiesta di perdono e offerta di un abbraccio, scopre che c’è un modo di camminare insieme verso un futuro e una Chiesa che – forse – sono già qui.
Conservo nel cuore fotogrammi di un film difficile da raccontare: all’inizio, gruppetti che entrano, un po’ timorosi, sedendosi a distanza; alla fine, un’armonia meravigliosa nel canto “Dolce è sentire” che tutti, ma proprio tutti, scoprono di conoscere; un ventaglio bellissimo; gli occhi lucidi di tanti, nascosti nei fazzoletti; la voce spezzata di chi, nel racconto, rivive la sua sofferenza, voce che si scioglie in un sorriso bellissimo alla fine della testimonianza.
La sensazione che mi porterò dentro è quella di essere stati nel fiume della Storia, in un cammino, guidato dallo Spirito, che certamente parla di accoglienza, delicatezza, inclusione e condivisione. Come ha detto don Angelo Cassano nelle conclusioni, citando don Tonino Bello, “Chi prega ha le mani sul timone della Storia”: con la preghiera autentica, profonda, senza barriere, abbiamo la opportunità di dirigere la nostra vita e il nostro essere Chiesa nella corrente della Storia.