A giugno a ogni frocio un pugno. Nel mese dei pride un’esplosione di omotransfobia
Riflessioni di Massimo Battaglio per il Progetto Cronache di ordinaria omofobia
Dalle nostre parti, il mese del pride porta con sé, da anni, l’esplosione dell’omofobia covata per tutto l’inverno. Tra giugno e agosto si registra normalmente più di un terzo delle vittime di omofobia dell’anno. Quest’anno siamo arrivati al 46% (nel 2021 eravamo sul 37%, nel 2020 sul 44%). Negli ultimi anni, diversi episodi di violenza omofoba si sono registrati dopo i pride.
Bene, cari amici: alla violenza, non c’è mai giustificazione. D’estate, ci vestiamo come ci pare, esattamente come negli altri mesi dell’anno, e questo non dà diritto a nessuno, di trattenersi dal manifestare il suo odio schifoso. Pensate che picchiare un ragazzo in short o due ragazze che si danno un bacio sia un fatto istintivo? Allora vuol dire che gli omofobi sono come i bambini che si fanno la cacca addosso! Quanto ai bambini, quelli veri, lasciateli stare. La loro innocenza permette loro di capire molto più di voi.
Ma il dato più allarmante è la violenza che si scatena, ormai ritualmente, dopo i pride. Quest’anno, a Torino, si sono registrate cinque vittime. E sarebbero state sicuramente molte di più se il Coordinamento Torino Pride non avesse organizzato una navetta per riaccompagnare in sicurezza chi lo desiderasse, dal punto di arrivo a quello di partenza.
Le vittime del pride fanno sospettare che l’omofobia abbia assunto caratteri simili a quelli della violenza politica degli anni settanta. Come se i bulli che rincorrono chi porta una borsa rainbow, si sentissero animati dal sacro fuoco di ripulire l’Italia da presenze fastidiose. Vorrebbero, come il patriarca Kirill e la “madre cristiana italiana” Giorgia, una società il cui il maschio è maschio e la femmina gli è sottomessa. E si danno da fare, nel loro piccolo, per anticiparne i tempi.
Pare significativo che quest’anno, in assenza di dibattito politico vero e proprio sui nostri temi (l’anno scorso invece era in discussione il ddl Zan), le vittime siano state un po’ meno: non più 32 come nel 2021 ma “solo” 27. E’ l’ulteriore riprova che l’omofobo agisce meglio quando viene motivato da qualche leader politico (o ecclesiastico, che, in certi casi, è la stessa cosa). Significa che le bande di picchiatori sono il braccio armato di alcuni precisi maitre à penser.
Vediamo i diversi episodi:
05/06/2022: Sarzana: Camilla, trans, uccisa nella sua auto. Il cadavere è ritrovato in un torrente il 9 giugno. La polizia ipotizza il movente omofobo.
10/06/2022: Palermo: Ragazza fermata per strada, coperta di insulti omofobi, buttata a terra e presa a calci e pugni.
12/06/2022: Palermo: Marco Agnello, candidato per il centrosinistra alla comunali, gay, subisce diffamazioni: viene diffusa la voce che sia malato di vaiolo delle scimmie.
10/06/2022: Torino: Ragazza orribilmente pestata in discoteca per aver difeso il fidanzato da insulti omofobi.
09/06/2022: Catania: Quindicenne trans F>M si getta dal sesto piano, oppresso da non poter esprimere la propria identità di genere.
11/06/2022: Auronzo di Cadore: Cloe, l’ex insegnante di fisica trans che aveva avuto problemi a scuola per essersi presentata in panni femminili nel 2015, scrive una lettera d’addio e dà fuoco al camper in cui vive.
11/06/2022: Torino: Marco e Darren escono da una discoteca. Sono accerchiati da un gruppo di una ventina di energumeni da cui ricevono insulti e minacce credibili.
14/06/2022: Lecce: Il regista Giuseppe Sciarra, autore di un corto sull’omofobia, riceve lettera minatoria anonima: “Crepa di AIDS, culatt*ne lurido”.
15/06/2022: Treviso: Il teatro comunale cancella lo spettacolo di Paolo Camilli perché parla di omofobia: “non è nelle corde del nostro pubblico”.
15/06/2022: Tirrenia (Pisa): Due ragazzi si baciano in spiaggia. Un gruppo di persone, tre famiglie con figli, mogli e mariti, li assalgono e li minacciano di prenderli a calci se non se ne vanno perché “ci sono i bambini“.
16/06/2022: Milano: Niko & Teo prendono parte a un lavoro fotografico che prevede un bacio in piazza. Mentre posano, passanti li riprendono, li insultano e intimano di andarsene.
17/06/2022: Cagliari: Sul lungomare di S. Elia, 40enne gay è avvicinato da uno sconosciuto che lo invita ad appartarsi ma è una trappola: lo raggiungono altri quattro, lo massacrano e lo abbandonano tramortito sull’asfalto.
18/06/2022: Foligno: Al corteo della Quintana, il figurante Massimo Fiordiponti viene accolto da cori omofobi.
18/06/2022: Torino: Al ritorno dal pride, 4 ragazze in metropolitana vengono insultate e coperte di sputi fino a dover scendere, da un gruppetto di mocciosi.
19/06/2022: Torino: Il cantante Giorgi denuncia gravi lesioni procurategli, dopo un concerto tenuto dopo il pride, da due spettatori, con motivazioni omofobe.
20/06/2022: Ravenna: Si conclude la quindicennale storia di discriminazioni di una donna ora quarantenne, vessata sul posto di lavoro presso la Lidl, mobbizzata, costretta a lunghi periodi di lavoro notturno, ripetutamente insultata in pubblico, fatta oggetto di molestie sessuali sin dalla sua assunzione avvenuta nel 2006, perché lesbica. Il tribunale condanna l’azienda a risarcire 30.000 euro.
21/06/2022: Savelletri (Fasano): N., in un ristorante, chiede di poter usare lo spray anti-zanzara ma il gestore glielo strappa di mano dicendo: “a quelli come te, non voglio darlo“, alludendo alla sua omosessualità. Le sue amiche, offese come lui, lo portano fuori dal locale.
22/06/2022: Misano Adriatico: Intimidazione omofoba contro Davide Piccioni, già presidente Arcigay Riccione, ora gestore di una piscina: nella notte, ignoti hanno incendiato un gazebo della struttura.