A lezione di omofobia. Come riconoscerla per combatterla
Testo per combattere l’omofobia nelle scuole cattoliche tratto da “Made in God’s Image“* pubblicato dal Servizio per l’Educazione Cattolica della Conferenza Episcopale di Inghilterra e Galles (Gran Bretagna) nel maggio 2017, liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
Lezione 5: Comprendere l’omofobia
Titolo della lezione: Situazioni di omofobia
Obiettivi: al termine della lezione, gli studenti
– avranno cominciato a comprendere cosa si intende per omofobia;
– avranno compreso che l’omofobia si può esprimere in molti modi;
– avranno cominciato a comprendere l’impatto dell’omofobia sulla vita di tutti i giovani;
– avranno compreso che l’omofobia non è un fenomeno nuovo.
Materiali: le situazioni.
Riassunto della lezione
Attraverso una serie di situazioni gli studenti dovranno riflettere su cos’è l’omofobia per loro, nei contatti quotidiani con gli altri studenti e con la società in cui vivono.
La lezione in dettaglio
Introduzione
Nelle lezioni precedenti abbiamo visto come sia l’amore, e non il giudizio, il cuore del messaggio evangelico. Spiegate agli studenti che questa lezione tratta di quel particolare tipo di pregiudizio che affligge le persone LGBT, designato solitamente con il nome di omofobia.
1. Tipi di omofobia
Vi presentiamo una serie di situazioni. Dividete in gruppi gli studenti, che dovranno discutere se le situazioni presentate abbiano a che fare con l’omofobia oppure no e dare le motivazioni della loro risposta; poi i gruppi dovranno riferire al resto della classe e discutere sulle loro risposte.
A) Sophie sta guardando la TV con suo papà, il quale cambia canale tre volte prima di fare un versaccio ed esclamare “Questi gay sono dappertutto in TV al giorno d’oggi, l’hanno colonizzata. Non ho niente contro di loro, ma non mi va che me lo sbattano in faccia”.
B) A John, che ha appena cambiato scuola, non piace il calcio e il suo migliore amico è una ragazza. Quando passa vicino a un gruppo di ragazzi, questi gli sussurrano “frocetto”, “femminuccia”, “finocchio”.
C) Suzanne, la migliore amica di John, si trova con lui quando quei ragazzi lo insultano. Si sente in imbarazzo per John, perciò fa finta che non sia successo niente.
D) La mamma ha regalato a Steven una microcar. Un suo amico ride di lui quando lo vede e dice “Non ci posso credere. Le microcar sono le macchine più frocie che ci siano in giro”.
E) Le scarpe da ginnastica di Kevin non sono di marca, in quanto i suoi genitori non si possono permettere di comprargliene di firmate. Quando le indossa per la prima volta, i suoi compagni lo prendono in giro per le sue scarpe “da frocio”.
F) Monika e Pippa sono amiche fin dall’asilo. Mentre camminano mano nella mano per il corridoio della scuola, un gruppo di ragazze della loro età si mettono a cantare “Lesbiche, lesbiche!”.
G) Jay è gay. Non nasconde assolutamente la sua sessualità e gli piace vestirsi nel suo stile unico. Mentre cammina per strada, un gruppo di giovani si mette con la schiena aderente al muro fino a che non è passato oltre, senza che venga detta una sola parola.
H) Jan è appena entrata a far parte della squadra di rugby femminile, ma secondo le sue amiche non è abbastanza “maschiaccio” per giocare con loro.
I) I genitori di Ben sono una coppia gay. Alla giornata di ricevimento dei genitori, sente per caso un’insegnante che si chiede come mai abbia portato il padre e lo zio.
J) “Sei proprio un frocio” grida Paul a Kevin quando questi sbaglia clamorosamente un goal.
Durante la discussione, evidenziate come tutte queste situazioni abbiano a che fare, in un modo o nell’altro, con l’omofobia.
2. L’impatto dell’omofobia sui giovani
Prendete le situazioni B, D, E, F e J e chiedete agli studenti di scrivere, in poche parole, in che modo i vari personaggi possono provare o reagire.
Prendete di nuovo queste cinque situazioni e chiedete agli studenti di scrivere, in poche parole, in che modo i vari personaggi potrebbero provare o reagire se fossero LGBT.
In plenaria
Evidenziate come l’omofobia abbia un impatto su tutti i giovani, che siano o meno LGBT.
* Per gli insegnanti delle scuole cattoliche in Inghilterra e Galles è uscito, nel 2017, un nuovo manuale su come combattere l’omofobia e la bifobia, che offre pratici consigli su come prevenire e fermare il bullismo omofobico degli studenti nelle scuole cattoliche. Il documento, intitolato Made in God’s Image: Challenging homophobic and biphobic bullying in Catholic Schools (Fatti ad immagine di Dio: prevenire il bullismo omofobico e bifobico nelle scuole cattoliche) è stato prodotto dal Servizio per l’Educazione Cattolica (Catholic Education Service) della Conferenza Episcopale Cattolica (Catholic Bishops’ Conference) dell’Inghilterra e del Galles con il supporto della St. Mary’s University di Twickenham.
Testo originale: Made in God’s Image. Challenging homophobic and biphobic bullying in Catholic Schools