A Napoli veglieremo perché di omofobia si soffre e a volte si muore
Comunicato del gruppo di omosessuali credenti Ponti Sospesi di Napoli, 10 maggio 2013
Domenica 19 Maggio a Napoli presso la Chiesa Evangelica Valdese nel cuore del centro storico, in via Duomo 275, angolo via Cimbri, alle ore 18:00, in occasione della, Giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia (International Day Against Homophobia and Transphobia) promossa dall’Unione europea che ricorre il 17 Maggio di ogni anno e nell’anniversario dell’eliminazione dell’omosessualità come disturbo sociopatico di personalità dal DSM (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) anche noi del Gruppo Ponti Sospesi cristiani LGBTIQ di Napoli e dintorni organizziamo una commemorazione delle vittime dell’omofobia e della transfobia, nella nostra città, in comunione con molte altre città italiane e di tutto il mondo e con il sostegno e la partecipazione attiva di diverse realtà associative del territorio napoletano, di parenti, amici e tutti coloro che vorranno condividere la propria testimonianza.
“la veglia è l’occasione per far convergere le storie, per portarle fuori di noi.. per consentire a tutti quelli che si fanno vicini di conoscere ciò che è ancora ignorato, non conosciuto… dove si rinnova il dolore dell’assurda condizione di molte persone gbltqi ancora ora, ancora in parti del mondo civili e non … è il momento dell’incontro e della condivisione.. delle speranze maturate e attese… che tardano a venire… lo sforzo di non pochi di amare… si! perché ancora oggi noi persone glbtqi dobbiamo chiedere il permesso di essere e di vivere la nostra vita e i nostri amori..”
(Rosaria)
“anche quest’ anno provo una forte emozione. Emozione perché si rinnova il dolore del ricordo di vittime innocenti. Emozione per l’aspettativa di poter fare qualcosa per cambiare le cose. Consapevoli di essere figli di un Dio esclusivamente buono. Certi di ricevere misericordia incondizionata. Ricordiamo per fare nostro il dolore di chi ha sofferto, ma per trasformarlo in azione. Affinché nessuno più sia perseguitato per essere se stesso. Buona Veglia! “
(Domenico)
“ Voglio ancora partecipare, per rinnovare la mia speranza e quella di chi pensa di non averne più, di sognare di vivere la propria affettività condividendola con le persone vicine affinché questa sia la vera forza motrice della propria vita. E ricordare che troppe ancora sono le vittime sconosciute che non avranno un nome.”
(Giuseppe)
ci riuniremo tutti per ricordare che “Nell’amore non c’è timore!” (1 Gv 4, 18). Per dare un segno di fraternità e di pace nell’incontro di cristiani provenienti da diverse confessioni e cammini di fede (cattolici, valdesi, veterocattolici, metodisti, battisti), insieme ai laici di ogni orientament. Per testimoniare la possibilità di costruire percorsi comuni di conoscenza e rispetto per ogni essere umano.
Per pregare per chi ha subito, sta subendo violenza a causa del proprio orientamento sessuale o per la propria identità di genere, per testimoniare che l’amore vince la paura, per aprire le porte dei gruppi di ogni forma comunitaria, religiosa e laica, alla città, per lanciare un forte segno di nonviolenza e opposizione all’omofobia, alla transfobia, alla violenza di genere e a ogni forma di discriminazione, stigma e pregiudizio e allontanare tutte le persone di una sensibilità diversa da quella prevalente da ogni forma di condanna, verbale e fisica.