A Pietre D’Angolo storie di genitori cristiani davanti al coming out dei figli
Giovanni non avrebbe mai immaginato di sentirsi così spiazzato. Un uomo di fede, cresciuto con l’idea che la famiglia fosse il cuore pulsante della sua vita, si è sempre sforzato di essere un padre presente.
Ma quando suo figlio Marco, una sera d’inverno, gli ha detto con voce tremante: “Papà, sono gay”, il mondo ha vacillato. Non perché non amasse suo figlio, ma perché non sapeva cosa fare, cosa dire, come conciliare il suo amore con la fede che aveva sempre vissuto. Aveva paura.
Ma il Vangelo gli parlava di accoglienza, di amore incondizionato. Così ha iniziato a cercare, a leggere, a confrontarsi. Oggi sa che la sua fede non è diminuita, anzi, si è rafforzata nella capacità di amare come Cristo ama.
Maria, madre affettuosa e devota, ha sempre pregato perché sua figlia Sara trovasse la felicità. Ma quando un giorno, con le lacrime agli occhi, Sara le ha detto: “Mamma, amo un’altra donna”, il cuore di Maria si è riempito di domande. Non aveva mai pensato che l’amore di sua figlia potesse essere diverso da quello che aveva sempre immaginato.
Dopo un primo momento di smarrimento, ha capito che la cosa più importante non era rispondere ai suoi dubbi, ma stringere sua figlia e dirle: “Sei sempre il dono più grande che Dio mi ha fatto”. Da quel giorno ha iniziato un cammino di comprensione e ascolto, scoprendo che l’amore di Dio non fa distinzioni.
Teresa, una nonna profondamente credente, ha vissuto tutta la sua vita con la certezza che Dio è amore. Quando suo nipote le ha detto che non si riconosceva nel corpo con cui era nato e che voleva essere chiamato Luca, il suo cuore si è riempito di preoccupazione. Non per la sua fede, non per cosa avrebbe detto la gente, ma per la sofferenza che aveva visto nei suoi occhi.
“Non capisco tutto, ma so che ti voglio bene”, gli ha detto stringendolo a sé. Da allora ha imparato, giorno dopo giorno, ad accompagnarlo, scoprendo che l’amore di Dio non ha confini e che accogliere significa aprire le braccia, non chiuderle.
Se anche tu, come Giovanni, Maria e Teresa, ti sei trovato a porti domande, a cercare un senso, a voler conciliare fede e amore per i tuoi figli LGBT, questa giornata è per te.
PIETRE D’ANGOLO, una giornata d’incontri del Progetto Cornerstone de La tenda di Gionata
📍 Dove? Firenze, Teatro della Parrocchia di Santa Maria al Pignone (Raggiungibile in 10 minuti con la tramvia dalla Stazione di Santa Maria Novella, fermata Porta Prato, poi 5 minuti a piedi).
📅 Quando? Sabato 5 aprile 2025, dalle ore 10 alle ore 18
Saranno ospiti della giornata con interventi e workshop tematici:
- Chiara D’Urbano, psicologa
- Letizia Tomassone, teologa
- Andrea Conocchia, parroco
- Luciano Moia, giornalista di Avvenire
- Roberto Massaro, teologo
- Pino Piva, gesuita
- Elizabeth E. Green, teologa
- Vera Gheno, linguista
- I referenti delle pastorali inclusive delle diocesi di Bologna, Chiavari e Firenze
- I giovani del Progetto Giovani Cristiani LGBT+ e di Kairos Giovani queer di Firenze
Una giornata di ascolto e confronto reciproco perché le comunità cristiane diventino sempre più santuari di accoglienza e sostegno verso le persone LGBT+ e i loro familiari e con chiunque sia colpito da discriminazione.
🔹 L’ISCRIZIONE È GRATUITA MA OBBLIGATORIA a causa del numero limitato di posti disponibili.
📌 Info e iscrizioni: https://www.gionata.org/cornerstone/firenze2025/
Vieni, ascolta, condividi. Perché nessuno si senta solo nel suo cammino di fede e d’amore.
Il Progetto Cornerstone è supportato da:
