A sud del pregiudizio. Scoprirsi lesbica e amata da Dio
Testimonianza di Elisa*, una ragazza dell’Italia del Sud
Ho scoperto di essere lesbica all’età di tredici anni circa. All’epoca non andavo molto d’accordo con i miei compagni di scuola, ero presa in giro continuamente. Questo influì molto sulla mia personalità e sul mio carattere, facendo scomparire completamente la mia autostima. Pensando al passato, alla mia infanzia, trovo tracce che mi portano a pensare che io sia sempre stata lesbica, fin dai tempi dell’asilo. Non amavo molto giocare con le altre bambine, ci litigavo spesso, preferivo stare con i bambini, giocare con le costruzioni, a nascondino o a pallacanestro, andavo d’accordo solo con una mia amica, con lei mi trovavo bene.
Sono sempre stata affascinata dalle ragazze, dalla loro bellezza. Ma nonostante ciò fu molto dura per me scoprire di essere diversa e accettarmi per quello che sono. Avevo capito che dentro di me c’era qualcosa di strano, e ciò mi spaventava a morte e cercai in tutti i modi possibili di nasconderlo, soprattutto dopo che un mio compagno mi aveva dato della lesbica solo per aver tenuto la mano a una mia amica. Per me quelle parole furono come una lama, perché sapevo che non aveva tutti i torti, lei mi piaceva. E fu così che per distogliere l’attenzione delle mie amiche, che non credevano al fatto che non mi piacesse nessuno, inventai una cotta per un ragazzo più grande di me.
Avevo molta confusione in quel periodo, non ero più la stessa e cercavo di sopravvivere ogni giorno mettendomi una “maschera”. Pensavo che, uniformandomi alle altre, nessuno se ne sarebbe accorto. La mia famiglia è sempre stata molto religiosa, e ci ha educato alla fede e all’amore di Dio, di conseguenza sono sempre andata a messa e a incontri di preghiera, e fin da bambina sono sempre stata credente e devota. Crescendo quest’amore è maturato con me, e se ora mi amo e mi accetto per quello che sono e perché il Signore mi è sempre stato vicino.
I giorni passavano, ed io cercavo sempre di più di convincere me stessa di essere uguale alle altre, in quel periodo amavo stare in casa e ascoltare musica, in particolare ascoltavo Tiziano Ferro, e, quando scoprii che era omosessuale, provai molta simpatia nei suoi confronti. Inizia a farmi centomila domande sui gay, perché fossero così, se erano felici e se fosse una scelta o no.
Rimasi affascinata quando incontrai in vacanza una coppia gay, uniti da 30 anni. Diventammo molto amici fin da subito, e rimanevo ferita dalle parole di mio padre, che, avendo una mentalità molto chiusa, provava disprezzo nei loro confronti. Stanca delle sue offese verso di loro, gli domandai: “E se tuo figlio fosse così?”. “Che schifo” rispose con profondo disgusto. Osservando questa coppia avevo l’impressione che fossero felici insieme, e mi chiedevo se fossero sposati o se volendo potessero farlo, e se il Signore amasse anche loro.
L’amore di Dio è un grande mistero, ma credo che non lo si apprenda dai libri, ma attraverso il proprio cuore. Penso che in ognuno di noi c’è un seme che va innaffiato, e man mano che cresce germoglia e porta frutto, migliorando il nostro cammino e la nostra persona, tutto sta nel trovarlo in noi stessi. Come ho già detto prima, fin da piccola ho sempre amato il Signore. Crescendo la mia fede s’intensificò. Quando affrontai gli “scheletri” del mio animo, Dio fu il mio sostegno.
Piangevo spesso quei giorni, pensavo a cosa avrebbe detto la gente di me, soprattutto la mia famiglia e gli amici, e la società che mi avrebbe considerato un mostro o uno scherzo della natura. E poi la posizione della Chiesa Cattolica a riguardo era ciò che demoliva di più il mio spirito. Non mi accettavo, non volevo essere lesbica, non volevo soffrire ancora. Non volevo deludere nessuno, tantomeno il mio Dio.
Mi sentivo sbagliata e mi vergognavo. Non potevo e non volevo accettarlo.
“Gesù non è amore?” Mi domandavo spesso. Intensificai la preghiera, chiedendogli se fossi sbagliata, se lui mi amasse comunque, e soprattutto di trovare la pace del cuore. Si dice che il tempo è un galantuomo, e con il tempo il Signore mi diede delle risposte. Pregandolo e affidandomi al suo amore, Dio mi ha dato la serenità che cercavo, la consapevolezza che mi ama così come sono, e che accetterà la ragazza che sceglierò di amare per tutta la vita.
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* Elisa, una giovanissima ragazza del meridione, che ha trovato nella fede e nella preghiera la forza di accettarsi.