A te che importa? Tu seguimi
Riflessioni bibliche di don Fabio
“Pietro dunque, come lo vide, disse a Gesù: «Signore, che cosa sarà di lui?». Gesù gli rispose: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa? Tu seguimi»” (Gv 21,20-25)
Pietro si preoccupa del futuro di Giovanni, ma, in realtà, è anche stizzito da questa presenza un po’ “ingombrante” che, vuoi per carattere, vuoi perché diverso da lui, arriva ad intendere le cose sempre prima di lui.
E, forse, la domada di Pietro sottintende un’altra domanda: “sarà che devo seguire Giovanni per essere anch’io “l’amato”?”
Ecco perché Gesù dice: “Tu segui me”!
Nella Chiesa c’è spazio per tuttə. Ciascunə con il suo carisma, il suo talento, il suo modo di essere, che è unico e irripetibile. Proprio come: Marta e Maria, Pietro e Giovanni, Apollo e Paolo, ecc.
Quante volte ci lasciamo travolgere da curiosità, invidie, mormorazioni, chiacchiere, invece di chiedere quella docilità del cuore necessaria per capire ciò che lo Spirito chiede a ciascunə di noi.
Siamo chiamatə a seguire il Vangelo, a seguire Cristo, a lasciarci guidare dal suo Spirito, che ci insegnerà la Verità tutta intera!