Abbiamo compreso che cosa significa: “Misericordia io voglio e non sacrificio”? (Lc 11,42-46)
Riflessioni bibliche di don Fabio
“Se aveste compreso che cosa significa: Misericordia io voglio e non sacrificio, non avreste condannato individui senza colpa”. (Mt 12,7)
«Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!». (Lc 11,42-46)
Più chiaro di così… Davvero possiamo dire “a buon intenditor…“! La domanda sorge spontanea: Ma perché continuare a star lì a precisare, segnalare, condannare, sottolineare, le fragilità, gli errori, ammesso che in alcuni casi lo siano, degli altri quando noi ne facciamo di peggio???
È una schizofrenia presente da sempre, soprattutto negli ambienti religiosi. Gesù rimprovera fermamente gli scribi e i farisei perché stanno allontanando la gente da Dio.
Con il loro atteggiamento, il loro modo, moralistico, di interpretare la Parola di Dio, avevano inventato la religione dei precetti e delle norme da osservare per essere graditi al Padre. Norme e precetti che, i primi loro, non seguivano… proprio come accade oggi in certi ambienti: dalla religione alla politica!
E poi ci sorprendiamo che le chiese sono vuote. E non solo per il covid!
Signore, difendici dal fondamentalismo e dal moralismo che ci allontanano da Te, ci allontanano dalla fede e ci fanno invidiare coloro che vivono serenamente sentendosi amati da Te!
con affetto Fabio!