Agli esercizi spirituali “Dalle Frontiere”, un’esperienza di ordinario paradiso
Testimonianza di Valeria e Luigi, genitori di una persona LGBT+ di Bari e soci della Tenda di Gionata, sugli Esercizi Spirituali “Dalle Frontiere” (Bologna, 28 ottobre-1 novembre 2023)
“E ordinò loro di farli sedere tutti, a gruppi, sull’erba verde. […] E tutti mangiarono a sazietà” (Mc 6, 39.42)
Sono passati alcuni giorni dal ritorno a casa, e ancora le emozioni, i pensieri, l’energia di questi giorni straordinari (agli Esercizi Spirituali “Dalle Frontiere” di Bologna) è viva e pulsa nel ricordo e nel cuore.
Una cinquantina di persone, con età, provenienza, esperienze diverse, arrivate “dalle frontiere” della vita, da situazioni e percorsi unici. Ci siamo “seduti” per qualche giorno: abbiamo sospeso per un attimo il vortice di attività, impegni, appuntamenti: chiamate e chiamati dalla voce dello Spirito che voleva parlarci. Ma la sosta non è stata immobile…
Le meditazioni di padre Pino, la preghiera personale del mattino, la condivisione delle risonanze nei piccoli gruppi, gli incontri del pomeriggio, le messe, ci hanno fatto entrare nel cuore di Dio, per gustare il “sapore” del vangelo, il “sapore” della comunità, il “gusto” della testimonianza e della vita buona. E nell’assaporare o riassaporare la presenza di Dio in noi, ci siamo ritrovati insieme, a condividere gioie, speranze, trepidazioni e sofferenze, raccontate a voce o intuite dietro sguardi sorridenti e silenzi carichi di commozione.
E l’erba verde citata dal Vangelo non era soltanto lo splendido giardino di Villa San Giuseppe, inondato dal sole, o stillante di pioggia, o avvolto dalla foschia del mattino: l’”erba verde” su cui ci siamo accomodati è stata la gioia di sentirsi fratelli e sorelle, nella condivisione dei pasti, nelle risate a colazione, negli incontri per le scale, nella scoperta di mondi e storie prima lontane che ora sono diventate, e resteranno, parte del nostro cuore.
Il Signore è stato generoso con noi: abbiamo sperimentato l’abbondanza dei suoi doni e la pienezza che dà la sua presenza, abbiamo percepito che è possibile relazionarsi agli altri e alle altre con rispetto e delicatezza, abbiamo rinsaldato i nostri sogni di una Chiesa senza porte e senza barriere in cui “tutti” possono trovare ristoro e possono “mangiare a sazietà”, senza discriminazioni, senza riserve, senza giudizi, senza condanne.
Tornati a casa, l’energia che abbiamo ricevuto continua e si moltiplica, nei racconti agli amici e ai familiari, nelle testimonianze alle nostre comunità, negli scambi in chat, nella gioia di riconoscere un volto noto in un “quadratino” di un incontro online…!
Grazie a tutte, a tutti, a Dio per aver fatto esperienza di un … ordinario paradiso.