Agosto meno omofobo? Nei numeri ma non nei fatti
Riflessioni di Massimo Battaglio
Il mese di agosto appena concluso sembrerebbe confermare una controtendenza: si sono registrati meno episodi di omofobia rispetto al mese precedente.
A sua volta, il mese di luglio aveva visto meno episodi omofobi rispetto a giugno, apice di un’ascesa esponenziale che durava da dicembre.
E’ presto per trarre conclusioni. Qualcuno dice che si sta affievolendo la fiammata post-covid, con tutto il portato di violenza inespressa generata da troppo lockdown. Altri osservano che il dibattito sull’omosessualità si è improvvisamente interrotto con il rinvio del DDL Zan (presto potremo verificare o meno la fondatezza di questa spiegazione).
Altri ancora affermano che, in questa estate, i giornalisti avevano altre questioni più amene a cui star dietro. Ad esempio, le giuste critiche ai no-vax attirano sicuramente più like che le disavventure dei sodomiti, se non altro perché i no-vax stessi amano molto passare le giornate a commentare articoli. E’ da dire però che le nostre fonti sono solo in piccola parte giornalistiche.
In compenso, c’è da notare, con preoccupazione, un inasprimento qualitativo nel tipo di episodi omofobi registrati. Torna a prevalere la violenza fisica. Ormai da molto tempo, la maggior parte degli episodi omofobi denunciati riguardavano atti discriminatori diversi, orribili ma senza spargimento di sangue. In questa estate, il rapporto si è nuovamente invertito.Le categorie più presenti sono l’aggressione fisica individuale o plurime.
Ad agosto abbiamo rilevato sei vittime di aggressione personale e quattro di gruppo (per un totale di dieci vittime di atti di violenza fisica) contro sei vittime di atti non fisici. Luglio era stato un po’ più equilibrato (dieci contro dieci) mentre, a giugno, si era raggiunta l’apoteosi della brutalità: ventisei vittime di aggressioni materiali (tra cui un omicidio) contro cinque di fatti diversi e due suicidi.
Restiamo ad agosto, guardando caso per caso:
- 01/08/2021: Sutri: Consigliere comunale minacciato con lettere anonime contenenti disegni di bare da morto e insulti omofobi.
- 05/08/2021: Salve (LE): Scritte omofobe fuori della scuola, indirizzate a ragazzino di tredici anni. Diagnosticato trauma psichico.
- 06/08/2021: Napoli: Banda di ragazzi bullizza una trans, le tira una secchiata d’acqua, filma la scena e la pubblica sui social.
- 15/08/2021: Anzio: in stabilimento balneare, 23enne colpisce ragazzo gay “colpevole” di passeggiare mano nella mano col suo compagno. Labbro spaccato.
- 19/08/2021: Luogo non precisato: Insulti omofobi via web a Sara Vanni, partecipante del gioco televisivo “Reazione a catena”.
- 21/08/2021: Torre Annunziata (NA): Donna trans aggredita con pistola caricata a pallini di gomma.
- 22/08/2021: Foggia: Un ventenne gay è aggredito minacciosamente da un gruppo di giovanissimi. Un coetaneo corre a difenderlo per evitare la colluttazione ma viene picchiato e finisce al pronto soccorso. La sua ragazza fugge e perde la borsa ma, quando torna a recuperarla, la trova priva del suo contenuto.
- 23/08/2021: Catania: Turista straniero si reca in ospedale col compagno per un controllo a una ciste sebacea. Il medico sentenzia: “vedi cosa succede a fare sesso tra maschi?” e, a richiesta di chiarimanto, rincara la dose: “è la cosa più sporca che esista”.
- 24/08/2021: Salerno: Coppia di donne aggredite a calci e pugni. Escoriazioni, ematomi, due denti rotti. Arrestato quarantenne.
- 25/08/2021: Leverano (LE): Incursione fascista-omofoba nel bar di Antonio Paladini, 42 anni, attivista LGBT. Preso a pugni il gestore.
- 26/08/2021: Latina: Si conclude l’indagine a carico di due genitori che, tra il 2017 e il 2019, maltrattavano il figlio causandogli traumi fisici e psicologici, a causa della sua omosessualità.
- 28/08/2021: Ancona: Coppia di ragazze aggredita da quattordicenne. Una riceve un pugno che la manda in ospedale con mandibola fratturata.
Chissà se c’è qualche relazione tra il ritorno all’omofobia grezza, quella fisica, e l’abbassamento dell’età media degli aggressori. Su dodici episodi avvenuti ad agosto, metà hanno visto, come autori, bande di piccoli criminali che non sapevano come altro divertirsi.
Se si guardano gli ultimi tre mesi, quasi metà degli episodi omofobi emersi hanno a che fare con “baby gang”, le quali non hanno né il potere né le risorse culturali per agire con altri mezzi se non le botte.
Questa considerazione deve indurci a non tollerare in alcun modo l’uso ormai consueto, da parte dei giovanissimi, di epiteti omofobi pronunciati “per scherzo”, quasi come intercalare. Non solo perché le parole offendono comunque ma perché, per chi non le sa usare, sfociano nei gesti.
E ai nostri preti e vescovi: smettetela di rivendicare a oltranza la vostra “libertà di espressione”, perché state in realtà difendendo chi, non avendo altri mezzi per “esprimersi”, lo fa a calci e pugni.
E, come vedete, qua siamo ben oltre il limite delle “idee”.