Al ritiro dei Giovani Cristiani LGBT di Napoli ho visto “la potenza dello Spirito”
Testimonianza di Irene sul ritiro “Quanto è bello che i fratelli vivano insieme” del Progetto Giovani Cristiani LGBT (Napoli, 31 Ottobre/3 Novembre 2019)
Ho partecipato, anche se brevemente, al ritiro dei Giovani Cristiani LGBT svoltosi a Napoli. Chi mi conosce sa che non sono digiuna di momenti spirituali, ma poter stare con i miei fratelli nella preghiera è stato essenziale. Poter vivere le lodi, la liturgia finale, raccontarsi, confessarsi, vivere intensamente questi momenti riempie il cuore di gioia.
I miei ringraziamenti più sentiti vanno infatti al nostro accompagnatore spirituale, alla psicoterapeuta Alessandra che ha stimolato il Coming Out e ovviamente a Corrado, padre di Simone, che ha raccontato diverse testimonianze di genitori di figli omosessuali.
Momento clou di tutto il ritiro è stata la veglia di sabato 2 che è stata pensata come un cammino sul monte. Perché la fede è anche questo: camminare alla sequela del Signore. Questo il passo proposto del Vangelo può darci una mano:
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. 2 E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui.
Sappiamo come finisce: Gesù convince i suoi a scendere dal monte. Si ritorna alla vita di prima, ma l’evangelista pone l’accento sulla trasformazione, perché incontrare o non incontrare Cristo fa la differenza. Vivere una vita sacramentale, sentirsi Chiesa e sperare nel miglioramento della pastorale fa la differenza.
Tutto questo è lo Spirito che ha operato in ognuno dei partecipanti al ritiro e che ci ha fatto sentire famiglia, oltre le differenze. Perché la divisione è del diavolo, non è del Signore. E nella Chiesa è fondamentale trovare ciò che ci unisce e non quello che potrebbe dividerci per sensibilità ed esperienze.
Allora vera diventerà la profezia del vangelo giovanneo: “Ma quando verrà lui, lo Spirito di verità, egli vi guiderà in ogni verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutte le cose che ha udito e vi annunzierà tutte le cose” (Gv 16,5)
Cosi è stato in questi giorni e noi auspichiamo la ripetizione per fare bene non solo ai membri delle minoranze gay, lesbica, asex o trans, ma a chiunque. Per essere ponte, come ci ha invitato Martin.