Al Santuario di Caravaggio “Dio non mi ha chiesto di scegliere tra Lui e quello che sono”
Testimonianza di Nicola di Gabriel Forum
Domenica 18 novembre sono stato al santuario Madonna del fonte di Caravaggio con alcuni nuovi amici al tavolo di dialogo “quale presenza dei giovani lgbt nella chiesa?”. Premetto che sono nuovo in questo cammino di ricerca su me stesso che avrei dovuto fare tanti anni fa.. Invece ho iniziato ad “uscire allo scoperto” da pochi mesi, con un lavoro personale piuttosto intenso, tra mille difficoltà e tanta durezza nel cuore da eliminare. Purtroppo per varie circostanze poco fortunate e per una fragilità di fondo non è stato possibile per me affrontare con un minimo di serenità il dubbio sull’orientamento affettivo prima di adesso. Ho ricevuto un’educazione molto tradizionalista, la mentalità dominante a casa mia è cattolica proibizionista e per niente misericordiosa. Fino a qualche mese fa ignoravo completamente l’esistenza di gruppi cristiani lgbt e oggi..con grande stupore, sorpresa e gioia mi sto avvicinando a questa nuova realtà, sto conoscendo persone splendide e ringrazio Dio per questo.
Sono stato invitato a Caravaggio e ho colto l’occasione al volo, anche se domenica mattina ero turbato dalla presenza di Forza Nuova, carabinieri e gruppi cattolici integralisti che facevano preghiere di riparazione contro la “blasfemia” del nostro incontro e per la presenza di persone come me considerate “sbagliate” da una mentalità che a mio avviso manco dovrebbe esistere.
Passando all’incontro ho trovato l’intervento di don Guenzi prudente, corretto, con numerosi piccoli spazi di apertura verso una realtà (quella lgbt) che chiede solo di essere accolta nel nome di Gesù e del Vangelo e di poter vivere con pienezza la propria vita e la fede nella comunità.. Il Vangelo come tutti dovrebbero sapere non esclude nessuno, anzi accoglie per primi gli emarginati, gli oppressi, i sofferenti..Condizioni queste troppo spesso imposte alle persone omosessuali da famiglie chiuse, da società omofobe e da parrocchie per niente accoglienti.. Troppe regole a senso unico sono state fatte dall’uomo nel nome di Gesù, trascurando il suo messaggio più grande: l’Amore.
Siamo passati poi a Gioele Anni, vitale e quanto mai necessaria presenza dei giovani al sinodo, poi la splendida relazione del Paolo Spina,un giovane cattolico del Progetto Giovani cCistiani LGBT che avrei ascoltato ad oltranza, tanto il suo discorso era pieno di fede vera e speranza. Ricordate tutti: “Dio non mi ha chiesto di scegliere tra Lui e quello che sono“.
Sono proseguiti poi gli interventi di volontari, consacrati e genitori con figli LGBT i quali ringraziavano Dio per il dono del proprio figlio o figlia così com’è. Per me sentire un genitore che parla in questo modo è stata un’esperienza nuova e stupenda. L’unica volta che ho parlato ai miei genitori dei miei dubbi non ho trovato conforto, ma ho causato dispiacere, sgomento e sono stato indirizzato da bravi psicoterapeuti e psichiatri per “guarire” dal mio male.. E’ stato un grande errore che mi ha causato solo tanta sofferenza, anche se mi ritengo fortunato ad essere ancora qui. Mi permetto di rivolgere un appello ai genitori: accettate i vostri figli così come sono, date loro il vostro amore, non c’è un motivo valido per non amarli; diversamente li uccidete. E voi ragazzi e ragazze: cercate belle persone come sto facendo io (meglio tardi che mai), libere dal pregiudizio, partecipate ad eventi formativi e informativi, pregate insieme, allargate la cerchia di amicizie quando dalle vostre non vi arrivano messaggi di vita.
Ringrazio i padri e le sorelle che ci hanno ospitato e si sono esposti, mettendosi anche in una posizione difficile nei confronti dei vari movimenti integralisti ed estremisti che non portano nulla di buono. Santa Maria del Fonte prega per noi, per le nostre famiglie, per le persone sole nel dolore e liberaci delle catene del pregiudizio e dell’intolleranza. Grazie, Nicola