Albano Laziale 2024. La potenza dell’amore che unisce
Riflessioni ricevute da Ada sul “Weekend su fede e persone LGBT+. Per una convivialità delle differenze” (Albano Laziale, 14-16 Giugno 2024)
Vengo da una tre giorni intensa ad Albano Laziale che mi ha permesso di incontrare e conoscere operatori pastorali, genitori e persone della comunità LGBT+ grazie a molteplici momenti e attività di ascolto, riflessione e condivisione.
Esperienza unica e irripetibile. Grande opportunità di confronto e di intrecci di vita e arricchimento umano e spirituale che corroborano la mente e il cuore. Eravamo circa 140 persone (tra cristiani LGBT+, i loro genitori e gli operatori pastorali che li accompagnano), da tutta Italia.
Quello che porto con me è la potenza dell’amore in grado di superare ogni ostacolo e pregiudizio. Genitori di ragazzi gay, lesbiche, bisessuali e in transizione che hanno riscoperto un nuovo modo di essere genitori, ma soprattutto un nuovo modo di approcciare il quotidiano e le relazioni all’insegna dell’aiuto reciproco, della crescita e dell’amore.
Genitori che lottano per i loro figli e figlie, e per i figlie e figlie di tutti e tutte con una abnegazione e convinzione che mi stupiscono e mi danno la speranza che il cambiamento nella società e nella chiesa può avvenire se è plurale, e se tutti noi, operatori pastorali, genitori, teologi e studiosi facciamo la nostra parte.
Senza dubbio il format di gruppi cristiani plurali della comunità lgbtq+ è quello vincente e ha senso percorrerlo e proporlo ad ogni latitudine.
Evviva la vita, evviva ogni particella di me e di tutte e tutti coloro che ho conosciuto: persone fino a poco prima sconosciute che hanno aggiunto un altro puzzle a supporto del mio percorso nel sentire con semplicità emozioni e sentimenti che con gesti, sorrisi e abbracci alimentano la speranza della presenza costante nella mia vita dell’amore che unisce.