Alcune risposte alle domande poste dagli adolescenti gay, lesbiche, bisessuali e transgender
Testo tratto dal sito della PFLAG NY (Associazione di Parenti, Famiglie e Amici di Lesbiche e Gay di New York, Stati Uniti), liberamente tradotto da Annibale Cois
Essere adolescenti può essere difficile. Non soltanto tu stai cambiando, ma anche le tue relazioni si modificano. Incominci ad esercitare la tua indipendenza dai genitori e a progettare la tua vita dopo la fine della scuola. I tuoi interessi stanno cambiando e, improvvisamente, pensi di più a qualcosa che pochi anni fa non significava nulla per te: il sesso.
É uno sviluppo naturale, ma se tu sei gay, lesbica, bisessuale o transgender (LGBT), scoprire che sei attratto da qualcuno del tuo stesso sesso può ingenerare ancora più confusione.
Penso di essere gay, ma non sono sicuro. Come faccio a saperlo?
Alcune persone dicono di aver sempre saputo di essere “diversi” in molti aspetti. Quando, alla fine, hanno preso coscienza di essere gay, molte delle cose che hanno vissuto durante la crescita hanno incominciato ad avere un senso. Per altri, sono i molteplici cambiamenti che avvengono nell’adolescenza che hanno fatto scattare la presa di coscienza. Alcuni non riconoscono il loro orientamento sessuale sino all’età adulta. É importante tener presente che il fatto che una persona si sia innamorata o abbia avuto una esperienza sessuale con qualcuno del suo stesso sesso non significa di per sé che sia gay. Pensa alla sessualità come ad uno spettro continuo:
– Eterosessuali (persone che sono attratte soltanto da persone del sesso opposto) ad un estremo.
– Omosessuali (persone che sono attratte soltanto da persone del sesso opposto) all’altro estremo.
– Bisessuali (persone che possono essere attratte da persone di entrambi i sessi) nel mezzo.
Le persone transgender, la cui identità di genere differisce dal sesso che gli è stato assegnato alla nascita, possono considerarsi sia eterosessuali sia omosessuali. Ognuno cade da qualche parte in questo spettro. La cosa importante da ricordare e che non c’è fretta di scoprire se tu sei gay o eterosessuale. Prenditi tempo e non metterti fretta. Ricorda soltanto che, qualunque sia il risultato della tua ricerca, va comunque bene.
Come faccio ad essere sicuro di essere gay se non ho mai fatto sesso?
É possibile sapere di essere gay anche se sei vergine o non hai avuto relazioni sessuali con persone del tuo stesso sesso. Essere gay non è un qualcosa legato soltanto al sesso: è qualcosa che ha a che fare con le emozioni.
Proprio come le persone eterosessuali, le persone gay si innamorano e hanno relazioni significative e di lunga durata. L’attrazione fisica è solo uno degli indicatori dell’orientamento sessuale.
Ma è normale essere gay?
Essere gay è assolutamente normale e sano. Nessuno è certo di quale sia la causa dell’omosessualità, ma molti scienziati ritengono che sia probabilmente il risultato di una complessa interazione tra fattori biologici e ambientali.
Secondo l’Associazione degli Psicologi Americani (APA – American Psychological Association, n.d.t.), “L’omosessualità non è una malattia. Non richiede nessuna cura e non è modificabile”. Secondo alcune stime, una persona su dieci è gay.
Come posso essere gay? Non corrispondo agli stereotipi
É un comune malinteso che tutti gli uomini gay siano effeminati e tutte le lesbiche siano mascoline.
benché ci siano alcuni uomini e donne che corrispondono a questi stereotipi, che ne sono molti altri che non vi si avvicinano. La cosa importante è che tu sia te stesso.
Dovrei aver paura di HIV e AIDS?
Tutti dovrebbero essere informati su HIV e AIDS, non soltanto le persone gay. Non è il tuo orientamento sessuale che ti mette a rischio di una infezione da HIV. L’HIV si trasmette principalmente in tre modi: (1) attraverso sesso senza protezione con una persona infetta; (2) attraverso lo scambio di aghi o siringhe con una persona infetta; (3) da una madre infetta al figlio durante la gravidanza. Assicurati di essere informato non soltanto su HIV/AIDS, ma anche sulle altre malattie trasmesse per via sessuale (STD). (…)
Ma io dovrei dire pubblicamente che sono gay?
Dire agli altri che sei gay è chiamato normalmente fare “coming out” (termine abitualmente usato anche in italiano, N.d.T.).
Stabilire se farlo o no è una decisione assolutamente personale che non dovrebbe essere presa troppo presto. Tu dovresti fare coming out solo se lo vuoi e ti senti pronto. É una decisione importante perché, anche se tu speri che i tuoi amici e la tua famiglia ti supportino, è anche possibile che non lo facciano. Ci sono molti aspetti da considerare prima di prendere la decisione di fare coming out. Non dovresti mai prendere questa decisione quando sei arrabbiato o frustrato, ma solo perché tu ami la persona a cui lo stai dicendo e vuoi sentirla più vicina.
Se sei finanziariamente dipendente dai tuoi genitori, potresti anche decidere di aspettare di essere più autonomo. Se fai coming out, è una buona idea iniziare con qualcuno che sei quasi certo avrà una reazione positiva. Assicurati di avere a portata di mano documentazione che ti aiuti a rispondere alle domande che molto probabilmente dovrai affrontare. (…)
Come sarà il mio futuro? Potrò vivere una vita normale?
La discriminazione contro le persone gay esiste ancora, ma gli atteggiamenti nei confronti di omosessuali, bisessuali e transgender stanno iniziando a cambiare a mano a mano che la società diventa più informata. Ci sono molti posti in cui tu sarai accettato per quello che sei e potrai vivere in relativa serenità. Molte chiese hanno iniziato ad accogliere le persone gay come membri delle proprie congregazioni e alcune religioni hanno iniziato a riconoscere le unioni gay. Inoltre, sempre più datori di lavoro riconoscono benefici ai partner dei loro impiegati. GLBT. Molte coppie gay scelgono anche di allevare bambini e diversi stati permettono loro l’adozione.
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Testo originale: Answers to Common Questions About Gay, Lesbian, Bisexual and Transgender Youth