Alla manifestazione contro l’omofobia noi credenti omosessuali “dove eravamo”?
Con amarezza vi dico che, ogni giorno, mi sto facendo la stessa domanda per mille volte “dove eravamo tutti”?
C’è chi non poteva esserci, chi non si sentiva il bisogno di lottare perché sta bene fra i suoi amici e nella sua discoteca, chi non credeva all’utilità di scendere in piazza.
Bastava che una parte di queste persone ad esempio il 4x% della popolazione venisse a Roma convincendo un amico etero e un parente etero a parteciparvi. Il risultato? oltre i 7 milioni di manifestanti fra etero e LGBT e cioè il 12 per cento della popolazione.
Avremmo potuto paralizzare le strade del Lazio e non solo quelle di Roma. Questo discorso vale lo stesso quando parliamo dei gruppi di omosessuali credenti. Avremmo potuto dare un segnale, anzi, un avvertimento fortissimo al parlamento italiano.
Quanti sono i cattolici che quando vanno a votare seguono le direttive del Vaticano? Il 10 – 20 per cento della popolazione? bene siamo quasi pari!
Avremmo avuto una forza schiacciante per far capire il nostro NO all’omofobia! Allora, lo stesso governo avrebbe messo a tacere certi imbecilli come Storace e company che non facevano altro che parlare di pedofilia, in più Il Giornale (l’incarnazione di Berlusconi) si domandava se possiamo mettere allo stesso piano l’uccisione di un gay single e quella di un padre di famiglia!! (assurdo anche perché la caccia ai padri di famiglia non esiste!)
Conosco tanta gente che dice: “io andrei volentieri a manifestare ma il Gay Pride è un carnevalata. .”. Beh, l’occasione l’avevate avuta a Roma! Cosa facevate in quel giorno? Stavate in una discoteca gay? Sappiate che, con questo andamento, fra qualche anno non avrete una sola discoteca gay sicura!
Altri pensano che solo la politica è capace di risolvere le cose, beh.. tesoro di mamma!! Se fossimo in milioni in piazza avremmo potuto mettere il governo in ginocchio e decidere tante cose!
O forse non capiamo come funziona la politica basata sui ricatti? Sù sù che sappiamo tutti come stanno le cose! Un esempio significativo è stato il Family Day, ovvero, Odio e Ipocrisia Day. Perfino Berlusconi v’è partecipato perché sapeva che la folla CONTA MOLTO..
Io non dico che non sto faccendo delle accuse, io vi voglio pugnalare con le accuse! Sempre meglio che essere presi a pugni veri dagli skinheads..
Voi dite di essere dei credenti? Mi fate ridere! Sappiate che alle veglie contro l’omofobia, del nostro gruppo Narciso e Boccadoro (ndr di Faenza/Rimini), partecipa la metà del gruppo. Altri gruppi (che si definiscono sempre come credenti) fanno la veglia quasi in segreto.
Riassumendo, al Gay Pride non si va perché è una carnevalata; alla manifestazione a Roma non si aderisce perché è ritenuta una cosa inutile; alle veglie c’è chi viene e c’è chi preferisce andare al cinema o in discoteca; in tv non si va per problemi di visibilità e comunque non si è pronti a fare nulla che possa dare uno straccio di visibilità/dignità . Abbiamo suonato il flauto e non avete ballato. Abbiamo cantato un lamento e non avete pianto.
Ma alla sauna c’è chi non riesce a rinunciare e la notte la passa in discoteca gay ed è un esperto dei locali gay di tutta la regione.
OK! HO CAPITO TUTTO! SIETE DEI VAMPIRI CHE VI FATE VEDERE SOLO DI NOTTE.
* Un ragazzo di un gruppo di omosessuali credenti ha fatto la seguente domanda: “dove eravamo tutti il 10 ottobre 2009? (ndr data della manifestazione nazionale glbt contro l’omofobia).
Si lamentava che la presenza di gruppi di omosessuali credenti era assai scarsa (3 gruppi in tutto!). Vorrei condividere con voi la mia risposta.