Anche a Trieste veglieremo per le vittime dell’omotransfobia e di ogni discriminazione
Articolo pubblicato sul sito del Progetto Ruah, gruppo di cristiani omosessuali del Friuli Venezia Giulia e del Veneto Orientale, il 9 maggio 2017
Il 13 maggio 2017, alle ore 18, presso la chiesa luterana in largo Panfili si svolgerà per la 5° volta a Trieste una veglia ecumenica di preghiera per le vittime dell’omo-transfobia e di ogni forma di discriminazione, il cui tema – tratto dalla lettera di San Paolo ai Romani – sarà “Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite” (Romani 12,14). A organizzarla il Progetto Ruah (gruppo di cristiani omosessuali del Friuli Venezia Giulia e del Veneto Orientale) in collaborazione con la chiesa luterana, la chiesa metodista e valdese e un gruppo di cattolici di Trieste.
La tradizione di queste veglie di preghiera risale al 2007, nei giorni in cui si celebravano le esequie del giovane Matteo, morto suicida a seguito delle angherie omofobe dei suoi compagni di scuola, quando i cristiani omosessuali di Firenze, sconvolti da questa assurda tragedia, lanciarono l’idea di dar vita a una veglia in memoria di tutte le vittime dell’omofobia.
Da allora in tutta Italia – e anche nel resto d’Europa – molte altre parrocchie cattoliche e chiese evangeliche ospitano nei giorni precedenti e successivi al 17 maggio (giornata internazionale per la lotta all’omo-transfobia) momenti di preghiera per sollecitare tutti, credenti e non credenti, a essere costruttori del cambiamento, con un annuncio di amore ma anche di impegno concreto contro ogni tipo di violenza e di pregiudizio. Scriveva, infatti, don Primo Mazzolari: “il soffrire non è un bene in sé e se il Signore ci aiuta a cavare il bene dal male non vuole che noi chiamiamo bene il male, il quale va tolto di mezzo nei limiti della nostra responsabilità e della nostra carità”.