Anche in Puglia si è vegliato per ricordare le vittime dell’omofobia
Articolo di Rita Schena pubblicato sul quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno – edizione di Bari, il 15 maggio 2023, pag.8
«Sicuramente la veglia di preghiera è stata concordata con il vescovo Satriano (della diocesi di Bari-Bitonto), la nota è solo per evitare eventuali strumentalizzazioni visto che argomenti di questo tipo scatenano fazioni». Cercano di gettare acqua dalla Curia arcivescovile di Bari-Bitonto subito dopo aver reso pubblica una nota in cui: «Si prende atto dell’incontro di preghiera previsto oggi, (domenica) 14 maggio, alle ore 20 e ospitato presso la parrocchia di San Sabino in Bari. Si tiene a precisare che l’iniziativa non è organizzata dall’Arcidiocesi di Bari-Bitonto.
Se da una parte si auspica una sempre maggiore inclusività contro ogni forma di discriminazione tra le persone, dall’altra non ci si riconosce in un linguaggio mutuato dalle logiche di rivendicazione dei diritti civili, né nella teoria gender già definita da Papa Francesco “colonizzazione ideologica”. La comunità ecclesiale sempre valorizza e sostiene il desiderio della preghiera condivisa che, anche nei suoi linguaggi e in ogni occasione, deve alimentare la comunione e non prestarsi a interpretazioni divisive».
L’incontro di preghiera a cui si fa riferimento è una veglia organizzata dall’associazione dei cristiani Lgbt pugliesi Zaccheo Puglia con Agedo (Lecce), Arcigay (Lecce) e il progetto Transizioni e che si svolge in contemporanea a Bari nella parrocchia di San Sabino e a Lecce nella parrocchia di San Giovanni, in via Novara. Un momento di raccoglimento per pregare per tutte le vittime di OmoBiTransAFobia, per dire basta alle discriminazioni e alla violenza.
Una violenza che si è accentuata invece di stemperarsi, contro chi si limita a pretendere rispetto per scelte che sono e restano strettamente personali.
«Solo nel periodo che va dall’aprile 2022 al marzo 2023 l’elenco degli episodi di omotransfobia denunciati a livello nazionale comprende 115 episodi, che hanno colpito 165 vittime distribuite in 62 località da nord a sud – si legge nel Rapporto “Cronache di ordinaria omofobia”, redatto dal portale Omofobia.org -. Mentre sono 148 le denunce raccolte da maggio 2021 a maggio 2022 e ancora di più, ben 190 l’anno ancora precedente».
A scorrere il report che riporta solo i casi denunciati (si stima che quelli non denunciati siano molti di più) prendendo solo in esame quanto accaduto in Puglia negli ultimi 12 mesi si legge: di tre ragazzi insultati a marzo a Bari mentre erano seduti ad un bar e fatti oggetto anche di lanci di sigarette accese; nel settembre dell’anno scorso il diciottenne Thomas viene aggredito a Gioia del Colle da un gruppo di bulli mentre passeggia con amiche in centro con il risultato di contusioni alla colonna vertebrale; nel luglio scorso a Gallipoli il tik toker Lorenzo Sabato riceve prima insulti omofobi poi sputi e poi botte mentre è in una discoteca; sempre nel luglio del 2022 a Bari il giorno dopo il Pride, due ragazzi non binary (un abruzzese di 19 anni e una giovane di 23) vengono aggrediti anche con il lancio di pietre mentre sono al parco con amici; a giugno a Lecce il regista Giuseppe Sciarra autore di un corto sull’omofobia riceve una lettera minatoria anonima dove viene insultato e gli si augura di morire di Aids.
Diciamo che forse una veglia di preghiera è la forma più bella per cercare di toccare il cuore di tanti che invece dimostrano solo disprezzo per gli altri.
«La nostra nota non deve essere interpretata come un attacco a nessuno – chiosano dalla Curia barese -, vogliamo solo sottolineare che si tratta di un evento privato e non diocesano. E no, non sappiamo in che forma le veglie si terranno».
La Curia di Lecce invece «fa presente che la veglia sarà un momento di preghiera contro ogni forma di discriminazione, affinché il momento sia fonte di comunione in linea con le presenti indicazioni».