Anche noi persone LGBT siamo una nazione santa (1 Pietro 2:2-10)
Riflessioni bibliche* di Donna M. Prince, Rich McCarty e Judith Hoch Wray tratte dal progetto Out in Scripture (Stati Uniti), del gennaio 2008, liberamente tradotte da Giacomo Tessaro
Il Salmo 30 (31):1-5, 15-16 ci ricorda di pregare insistentemente. In mezzo alle trappole tese per noi e dei nemici e dei persecutori che ci attorniano, sapere che il potere è in mano di Dio ci rassicura sul suo sostegno durante il viaggio.
– Quali discipline spirituali vi aiutano a rimanere nel presente, consapevoli della presenza di Dio nel momento della prova o nei tempi difficili?
Atti 7:55-60, la lapidazione di Stefano, può essere letta nella rievocazione della storia della salvezza nel sermone di Stefano (Atti 7:1-53). Quel contesto ci invita a fare nostra la storia della salvezza e di rievocarla come fonte di incoraggiamento, forza e proclamazione.
Al tempo stesso, al lapidazione di Stefano può essere letta nel contesto della storia di Saulo (più tardi chiamato Paolo), a mo’ di presentazione del grande persecutore che diventò un fedele apostolo. Qui lesbiche, gay, bisessuali e transgender possono reclamare la loro eredità di fedeltà alla tradizione profetica, perseguitati come siamo per la nostra sincerità a proposito della nostra vita e del nostro amore. Leggendo il versetto che segue il passo di oggi, Atti 8:1, apprendiamo che “Saulo era fra coloro che approvarono la sua uccisione”.
Chi sa quale sarebbe il risultato della nostra testimonianza in presenza di chi vorrebbe bandirci? Forse alcuni di noi, persone LGBT e alleati, essendo in passato rimasti in silenzio a guardare, potrebbero essere spinti dallo Spirito di Dio e da una comunità fedele a parlare ad alta voce con coraggio per una giustizia coerente con l’amore generoso di Dio.
– Quanto ci vorrà per invitare gli alleati e altre persone prima silenziose a sostenere le persone LGBT che vivono “allo scoperto”, nell’integrità, che affrontano la discriminazione e la sofferenza a causa della loro fedeltà spirituale? Cosa significa rispondere ai crimini dettati dall’odio con la disposizione d’animo che Stefano mostra in questo testo?
La lettura da 1 Pietro 2:2-10 radica la nostra identità in ciò che siamo invece che in negativo, in ciò che non siamo. Noi siamo “la stirpe eletta, il sacerdozio regale, la nazione santa, il popolo che Dio si è acquistato” (versetto 9). Qui l’identità di Cristo come “pietra angolare” diventa la nostra identità. Anche se (e forse proprio per questo) siamo stati rigettati come Gesù è stato rigettato, possiamo ben permetterci di andare più in là. Su di noi è stato costruito un sacerdozio spirituale. Cristo è prezioso per noi e noi siamo preziosi per Dio.
Sicuramente, il fatto che siamo preziosi ci invita a vedere gli altri come preziosi. In sintonia con la tradizione profetica, come l’autore della prima lettera di Pietro, anche noi possiamo fare eco alla proclamazione di Osea, rivendicando e proclamando che “Invece di sentirsi dire: «Non siete mio popolo», saranno chiamati figli del Dio vivente” (Osea 2:1).
– Cosa risulterà quando la comunità LGBT cristiana e i nostri alleati accetteranno di costituire una casa spirituale e di essere un sacerdozio santo? In questo ventunesimo secolo, quali sono i sacrifici spirituali accettabili da Dio attraverso Gesù Cristo?
Se Giovanni 14:1-14 è spesso letto durante i funerali, questa ammonizione non è un viatico assicurato dopo la morte ma riguarda un sentimento di radicamento nell’Eterno così forte che nulla ci può impedire di agire con passione e forza nel momento presente.
Sapere chi siamo e avere la sicurezza della “casa” ci permette di avere la libertà di credere – al di là delle storie e delle tradizioni – in Colui che opera attraverso di noi in modi che la Chiesa non riesce ancora ad immaginare. Noi apparteniamo a Dio, alla casa di Abba. Noi crediamo: non permetteremo che i nostri cuori siano turbati.
– Dove potete trovare una casa? Dove radicate la vostra fede e la vostra azione nel momento della prova o del turbamento?
.
La nostra preghiera
Dio pietra angolare, fai di noi una casa spirituale.
Cristo prezioso, infondici la certezza della nostra preziosità.
Spirito Santo, aiutaci a rimanere una nazione santa,
chiamata a essere la luce di un mondo che vive
nell’oscurità e nella paura.
Abba, sii Casa per tutti coloro che vengono rifiutati
dalle famiglie e dalle Chiese
e per noi, che viaggiamo su strade sconosciute.
Fa’ che possiamo essere insistenti nella preghiera,
rimanere radicati nella nostra identità di popolo che appartiene a Dio
ed essere audaci nella proclamazione del tuo amore.
Amen
.
* I passi biblici sono tratti dalla Bibbia di Gerusalemme/CEI
.
Testo originale (PDF): Ash Wednesday, Lent and Easter through Pentecost Sunday Year A