Arcivescovo di Detroit: niente Comunione a chi appoggia i matrimoni gay
Articolo del 18 aprile 2013 pubblicato su gay.tv
Allen Vigneron, Arcivescovo di Detroit, e altri leader religiosi della regione hanno deciso di negare la Comunione a chi, tra i fedeli, appoggi i matrimoni gay. Un invito a non presentarsi alla Comunione a chi, in cuor suo, ritiene giusto garantire il matrimonio alle persone omosessuali. L’Arcivescovo di Detroit, supportato da altri leader religiosi, manda un chiaro messaggio ai fedeli attraverso un’intervista al giornale Detroit Free Press: “Se un cattolico riceve la comunione e allo stesso tempo nega la rivelazione che Cristo ha affidato alla Chiesa entra in contraddizione: crede che la Chiesa offre la verità salvatrice di Gesù ma respinge quel che la Chiesa insegna. È una vergogna che equivale allo spergiuro”.
Secondo la religione cattolica, solo chi è privo di peccato mortale può prendere parte alla Comunione, negarla ad un fedele è un gesto estremo e molto importante ma, fortunatamente, la scelta dell’Arcivescovo è condivisa solo da una minoranza nell’episcopato americano.
La scelta dell’Arcivescovo di Detroit sembra una dichiarazione di guerra ad una causa, quella dei matrimoni gay, che di certo non è la priorità in questo momento. Come sottolinea Michael Sean Winters sul National Catholic Reporter: “Ill vero problema non sono le nozze gay ma il divorzio. Gay e lesbiche sono al massimo il cinque per cento della popolazione mentre il 50 per cento dei matrimoni tra eterosessuali finiscono in divorzi, ma non ho mai sentito un vescovo negare la Comunione a chi è favorevole al divorzio, e lo stesso vale per un giudice o per un avvocato che aiuta clienti a divorziare”.