In Australia il dibattito sul matrimonio gay scuote la chiesa cattolica locale
Sembra che il centro delle notizie LGBT cattoliche sia adesso l’Australia, dove un plebiscito non vincolante sull’estensione del matrimonio alle coppie dello stesso sesso ha dato vita a un intenso dibattito, in cui i cattolici sono fortemente coinvolti.
All’inizio di questa settimana, Bondings 2.0 ha riferito che l’arcivescovo di Melbourne Denis Hart aveva minacciato che avrebbe licenziato quanti lavorano nelle scuole cattoliche qualora avessero contratto un matrimonio con persone dello stesso genere, qualora il matrimonio gay fosse stato legalizzato in Australia.
Ma ora un altro arcivescovo ha voluto chiarire queste affermazioni. L’Arcivescovo Timothy Costelloe, a nome della Commissione australiana dei vescovi cattolici, ha affermato che le osservazioni dell’arcivescovo Hart erano state diffuse in maniera errata. L’arcivescovo Costelloe ha affermato che saranno i singoli vescovi a decidere come saranno gestiti i casi di lavoratori nella chiesa, nel caso l’uguaglianza matrimoniale diventi legale.
Secondo il giornale The Christian Post ha aggiunto che “Normalmente queste questioni verrebbero affrontate, in primo luogo, nelle discussioni tra il lavoratore e la direzione locale della scuola cattolica. Lo scopo è quello di definire un cammino tra la scuola e il personale, per conservare l’etica cattolica della scuola”.
La discussione continua. To be continued…
Fonte: Bondings 2.0